“Testa bassa e pedalare”. Il motivo del Parma in testa alla classifica di Serie B potrebbe racchiudersi in queste pochissime, ma importanti parole. La squadra sta raccogliendo i frutti di un lavoro partito ben più di due anni fa, forse già dalla retrocessione, con tantissimi giovani, ora maturati, e un allenatore, come Pecchia, bravo a far crescere un gruppo con grandi qualità. La scalata per raggiungere l’obiettivo, però, è soltanto a metà e ora manca l’altra per coronare sin qui un’ottima stagione: nei numeri (miglior attacco con 37 gol e seconda difesa con appena 17 subiti) e nei risultati con appena due sconfitte, 12 vittorie e 5 pareggi. Il minimo denominatore comune è la qualità del gioco offerto dalla squadra emiliana e lo strapotere fisico e mentale con cui riesce a mettere sotto gli avversari. I segreti di questo Parma sono diversi e tutti racchiusi in una semplice parola: “Noi”.
Un gruppo unito, di amici e tutti remano nella stessa direzione. Da chi gioca sempre a chi un po’ perché ogni volta la conferma arriva, e anche forte, sul campo. In questo girone d’andata le immagini possono essere sparse qua e là, ma messe insieme danno una forma ben precisa di cos’è questo Parma. Come la favola di Cyprien, fuori rosa fino a ottobre e decisivo contro la Ternana che, dopo il gol, si è preso l’abbraccio di tutta la squadra. O ancora le reazioni contro Palermo e Modena, due gare pareggiate in pieno recupero, sono un segnale importante in questa stagione. Poi a chiudere la spiegazione arrivano anche le parole. Quelle di Delprato a noi di Gianlucadimarzio.com: “Non esiste l’io, ma solo il noi. Siamo tutti amici e in una stagione questo fa la differenza”. Frase che trova conferma anche con le parole di Pecchia: “Quando c’è terreno fertile, per un allenatore diventa tutto più facile lavorare e coltivare le situazioni”. Il gruppo, ma anche la continuità hanno fatto crescere questo Parma.
La conferma di Pecchia e di gran parte del gruppo sono le fondamenta su cui si poggiano i sogni del Parma. La possibilità di portare avanti un lavoro iniziato nell’estate del 2022 e con una rosa rimasta quasi intatta dall’anno scorso. Il ritorno di Hernani, l’arrivo di Partipilo, Colak, Begic, Di Chiara e il reintrego di Cyprien per completare la linea mediana, oltre agli addii non banali di Buffon e Vazquez (passato alla Cremonese). Sono queste le novità, per il resto sono le conferme a permettere ai gialloblù di giocare quasi a memoria e di incantare partita dopo partita in Serie B. La società è stata brava a portare avanti le proprie idee, nonostante negli anni fossero arrivate più critiche che complimenti ma ora i frutti da raccogliere sono diversi, compresi i giovani maturati e che ora costituiscono un patrimonio importante del club per il presente ma anhe e soprattutto per il futuro.
25,3 è la media età del Parma, la terza più giovane della Serie B e questo rende ancor più merito al lavoro di Fabio Pecchia. Una conferma di quanto detto sin qui è proprio la crescita dei giovani: da Balogh a Circati in difesa passando per le giocate di Bernabé, le accelerazioni di Coulibaly o gli strappi di Sohm, senza dimenticare le qualità di Bonny. Un mix importante e che ora sta portando risultati sul campo, e non solo, perché la valutazione dei ragazzi è sempre più preziosa. Lavoro, lavoro e ancora lavoro.. risuona sempre questo nel quartier generale gialloblù. Questione di mentalità, quella vincente, su cui l’allenatore lavora ogni giorno a Collecchio.
Il momento magico del Parma passa anche dalle qualità dei singoli e in questo stanno trainando proprio le giocate di Man (8 gol segnati in 17 partite) e Bernabé (5 reti, eguagliato il suo miglior score in Serie B). Il primo rumeno e il secondo spagnolo, tecniche diverse ma in campo parlano eccome la stessa lingua. Si trovano a meraviglia, si divertono, giocano per la squadra e anche contro il Brescia (come con la Ternana) sono gli artefici dei tre punti dei gialloblù. Sono 4 gol e 3 assist a sommare i numeri dei due ragazzi nelle ultime due gare giocate, dimostrazione chiara e lampante della loro importanza nel gioco di Pecchia. Il Parma si gode la vetta della classifica (a +6 sulla seconda) e un 2023 da record e non ha nessuna voglia di fermarsi per continuare a coltivare il sogno chiamato Serie A.
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