Partita pazza al Tardini. Il Cagliari centra la sua prima vittoria stagionale, piegando per 3-1 il Parma davanti ai suoi tifosi. Doppietta di Ceppitelli, poi il gol della speranza di Barillà e infine il tris di Simeone, al primo gol con la nuova maglia.
Ma il dato più soprendente riguarda i minuti di recupero concessi nella ripresa dall'arbitro Pasqua. Ben 12, il tutto a causa delle tante interruzioni. Decisivo l'utilizzo del Var, chiamato in causa in due circostanze. Prima sul gol annullato a Bruno Alves e poi su un presunto rigore non assegnato ai padroni di casa. Episodio quest'ultimo per cui il gioco è rimasto fermo per circa 5'.
Un finale di gara davvero molto simile a quello dello scorso 3 aprile, quando Frosinone-Parma durò fino al 103'. In quel caso la decisione fu presa dal signor Manganiello di Pinerolo, che al quarto e teoricamente ultimo minuto di recupero ha concesso un calcio di rigore alla squadra di casa per fallo di Gobbi su Paganini, aumentando ulteriormente l'extratime. Anche perché il controllo al Var è durato quasi dieci minuti a causa di un fuorigioco difficile da decifrare.
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