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Bari, Mignani pronto alla prima panchina in B: “Che piacere ritrovare Pecchia, il suo Parma è forte e organizzato”

Nel mio percorso, sia da calciatore che da allenatore, ho affrontato diversi debutti e comincio a viverli più serenamente. Spero che sia la prima partita di una lunga serie da allenatore del Bari o in queste categorie. Devo chiedere a me stesso di lavorare al meglio e di fare le cose nel modo più giusto”. Michele Mignani è pronto e mette da parte le emozioni. A 50 anni sulla carta d’identità e dopo un lungo apprendistato tra D e C, l’allenatore del Bari si prepara a vivere la sua prima panchina in Serie B.

Le coordinate sono chiare. Venerdì 12 agosto, ore 20:45, stadio Tardini di Parma. Si parte dal confronto con Fabio Pecchia, ex compagno di squadra nel Siena 2004/05. Abbiamo giocato insieme dopo che lui aveva fatto una carriera di un certo livello: è una persona per bene, intelligente, da allenatore ha studiato da Benitez – spiega del suo prossimo avversario – poi ha vinto due campionati con Verona e Cremonese e ha inciso tanto anche a Latina. Il suo Parma è molto organizzato, me lo immagino schierato con saggezza, conoscenza e senza cambiare l’assetto tattico visto nelle prime partite.

 

Bari, Mignani esalta Cheddira: “Ragazzo speciale, in B avrà più spazio”

L’avvio di stagione del Bari è stato positivo: sette gol in due partite di Coppa Italia contro Padova e Verona, eliminando anche un avversario di Serie A.

Il tutto con Walid Cheddira in copertina: l’attaccante italo-marocchino è già a quota cinque reti. Walo è un ragazzo speciale – assicura Mignani – come ne ho tanti in squadra: è umile, ha tanta fame, voglia di migliorarsi e si mette sempre a disposizione. Questa è la base da cui parte ed è una grande base. Credo che le sue prestazioni ci siano sempre state, poi a volte si può sbagliare un gesto tecnico, ma per me conta l’atteggiamento. Deve esserci questo e c’è sempre. Magari in B troverà maggiori spazi da parte degli avversari rispetto a quanto accadeva in C. A prescindere da questo, io mi auguro che lui non cambi perché chiunque voglia crescere deve partire da questi presupposti”.

“Se pensassi che siamo bravi perché abbiamo vinto a Verona sbaglierei tutto”

Proprio la vittoria di Verona, assicura Mignani, è già alle spalle. Inutile per l’allenatore parlare di calciomercato quando il calcio giocato incombe. “Domani sarà una partita diversa: è la prima di campionato, affrontiamo una squadra molto organizzata con spiccate individualità in tutti i reparti e con un allenatore il cui curriculum parla da solo: l’anno scorso ha vinto il campionato strameritando. Dà idee di gioco e organizzazione, sarà una partita difficile. Vogliamo provare a giocarla dando il massimo delle nostre possibilità. Il tempo non si ferma, si deve giocare e dobbiamo essere pronti. Se pensassi che siamo bravi perché abbiamo vinto a Verona sbaglierei tutto. Da domenica sera la mia testa è però solo alla sfida del Tardini, dove devi cercare di non sbagliare partita”.

Formazione: out Vicari, torna Antenucci?

Capitolo formazione: con Vicari out, si va verso la coppia Terranova-Di Cesare al centro della difesa. In attacco potrebbe rientrare Antenucci, così come Maiello si candida a un posto da titolare in mezzo al campo. Ancora out Ceter (“Fa progressi, ha giocato anche qualche minuto di partitina ma non credo che sarà a disposizione a Parma”), Mignani vuole tenere tutti con il fiato sospeso fino al giorno della partita: “Abbiamo ancora un allenamento da fare e voglio vedere come stanno tutti. Credo che i centrali che abbiamo a disposizione, pur con Vicari fuori, diano tutti ampia affidabilità e non ho pensieri in tal senso. Voglio che i ragazzi sappiano che probabilmente l’allenatore è il primo che sbaglia quando fa delle scelte ma le fa sempre in buona fede. In una rosa di 24 giocatori giocano in 11. Quando schiero una formazione non sono mai scelte definitive ma legate a stato di forma e a quello che vedo nella partita”.

Dopo una C vinta con largo anticipo, in B sarà tempo di adattarsi a una nuova categoria: Ci aspetta un campionato diverso, rispetto all’anno scorso secondo me troveremo più spazi e più squadre che vorranno imporre ritmo della partita e gioco. Dovremo avere lo stesso atteggiamento sapendo che se vuoi vincere devi prendere un gol in meno degli altri”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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