Leandro Paredes e la Juventus. Storia di un amore mai celebrato, ma sfiorato per poco.
Il retroscena di mercato arriva direttamente dal centrocampista del PSG, con un passato alla Roma e all’Empoli tra il 2014 e il 2017. Paredes si è raccontato in un’intervista al periodico argentino Olé, dal ritiro dell’Albiceleste per preparare le sfide della Copa America.
“Quando la Juventus venne per comprarmi nel 2011, il direttore sportivo voleva che giocassi come regista, che fossi il sostituto di Pirlo quando se ne sarebbe andato – ha spiegato Paredes – Gli ho detto che era pazzo e mio padre mi diceva: ‘Giocherai da regista’. Alla fine non andai e restai al Boca. Pensai che non avrei mai giocato da regista, ma mi sbagliavo“.
Il centrocampista argentino ha poi parlato della presenza in campo del suo connazionale Messi: “Quando abbiamo giocato alcune partite con De Paul, ci siamo messi in testa che non era un obbligo cercare Leo, ma di dargli la palla quando lui può trarne un vantaggio. Credo che la sua presenza in campo ci spinga a volergliela dare, ma non è sempre l’opzione migliore. Bisogna togliersi questa ‘responsabilità’ di dargli sempre il pallone e cercare di farlo solo quando lui può trarne vantaggio“.
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