L’esordio ‘tra i grandi’ è quel match che durante l’adolescenza sogni con tutto te stesso. Lo immagini indimenticabile, vincente. Si sogna ad occhi aperti: un gol per un attaccante, un assist per un centrocampista, un salvataggio per un difensore e magari un rigore parato per un portiere. Di certo anche Mile Svilar, portiere belga classe ’99 del Benfica aveva sognato un esordio in questa maniera. La realtà invece è andata molto diversamente. Il portierato infatti, diventato il più giovane nel ruolo a giocare in Champions – 18 anni e 52 giorni – battendo il record di Casillas che aveva esordito a 18 anni e 118 giorni, è stato vittima di una papera abbastanza clamorosa sulla punizione di Rashford che è costata cara ai suoi visto come il Benfica abbia poi perso il match di Lisbona contro il Man Utd per 1-0. Al termine del match, di fronte ad uno Svilar sconsolato e quasi in lacrime, non hanno potuto far finta di niente i giocatori di Mourinho che, senza pensarci due volte, sono corsi a consolarlo. De Gea, Matic ma soprattutto Lukaku. L’attaccante connazionale di Svilar, accomunato all’avversario da un passato all’Anderlecht, infatti si è soffermato diversi minuti a consolare il giovane portiere cercando di strappargli un sorriso ed incoraggiandolo in vista dei prossimi match. Un grande gesto di sportività che non è affatto passato inosservato anche se, con tutta probabilità, non basterà a far prendere sonno stanotte al povero Svilar che sognava certamente un esordio diverso da questo.
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