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Paolo Gagnone, il tifoso solitario: per la Pro Vercelli da nord a sud

“Sotto sopra group”. E’ lo striscione che lo accompagna in tutte le trasferte. Viaggia rigorosamente da solo. “Ma quasi mai mi ritrovo solo nel settore Ospiti” ride. Invece a Bari è accaduto. E la sua presenza non è certo passata inosservata. Paolo Gagnone, 46 anni, non perde il buonumore nonostante la sconfitta della sua Pro Vercelli al “San Nicola”: è diventato un idolo del web in pochi minuti, quelli sufficienti per diffondere la sua foto sui social e vedersi “bombardato da richieste di amicizia su Facebook“. Professione ferroviere, volontà da amante dello sport: e sportivo lo è sul serio, non solo in poltroncina. “Mi diverto con la maratona, una volta ho anche corso per 100 chilometri” racconta in esclusiva a Gianlucadimarzio.com. Questa mattina si è svegliato alle 6, sciarpa al collo e zainetto in spalla: da Vercelli a Milano Centrale, e di lì in treno per Bari: 7 ore di viaggio per sostenere la sua squadra. Un’abitudine, “ormai non ci faccio più caso: ad agosto studio il calendario e pianifico le trasferte“.

Le trasferte ormai “non si contano più, la Pro è una passione che ho sin da bambino” spiega Paolo direttamente dallo stadio barese. La storia è sempre la stessa: viaggia in giornata, raramente pernotta nel luogo dove giocano i suoi “bianchi” e sacrifica ore di riposo in nome di un amore, quello per la squadra di calcio della sua città. Nessun idolo, solo “tanta fiducia in questo gruppo e in mister Longo: dobbiamo salvarci e possiamo farlo. Sono tutti bravi, grintosi e determinati“. Nei piani, chissà, anche una trasferta a piedi, magari per il derby di Novara: “Ma sono solo 23 chilometri – scherza Paolo – sarebbe troppo facile, a Novara ci arrivo con un piede solo“. Colleziona maglie (“Le esponiamo al bar per condividerle con tutti i tifosi“), ma della Pro Vercelli ne ha solo una, “di due o tre stagioni fa“. Non è arrivato il consolation goal, chissà che non possa avere una divisa da gioco della Pro Vercelli in ricordo. Intanto è pronto a rimontare su un treno: “Alle 21 riparto da Bari Centrale, arriverò a Vercelli domani mattina alle 8. Ma non conta: si va oltre il risultato“. Sotto sopra. Da nord a sud. Storia di Paolo Gagnone, il tifoso solitario.

Come testimoniato dalla foto di Saverio De Giglio, tra le due “tifoserie” c’è stata una sorta di gemellaggio, con i tifosi del Bari che hanno offerto a Gagnone una birra, dando prova di civiltà e regalando un sorriso al tifoso della Pro Vercelli.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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