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Fiorentina, Palladino: “Il turnover non esiste, sceglierò la formazione migliore”

Due vittorie su due per la Fiorentina, che è una delle nove squadre a punteggio pieno in UEFA Conference League. I viola di Raffaele Palladino, inoltre, sono reduci da sette vittorie consecutive tra Serie A e coppa europea. Alla vigilia della sfida contro l’Apoel (Fischio d’inizio sette novembre alle ore 21), Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa.

Fiorentina, le parole di Raffaele Palladino

Palladino ha parlato del momento dei suoi: “Rimanere coi piedi per terra non è difficile, siamo focalizzati su questo momento qua, è una squadra che sta bene, che vuole competere in tutte le competizioni, ma consapevole del fatto che non abbaimo fatto ancora nulla. Veniamo qua con la consapevolezza di affrontare una buona squadra e che le insidie sono dietro l’angolo“.

 

Poi sulle scelte di formazione: “Per me il turnover non esiste, esistono una squadra e una rosa molto imortante. Io credo in tutti, cercherò di mettere in campo la formazione migliore e sono sicuro che chi scenderà in campo farà una grande prestazione con grande motivazione. La nostra forza è quella, vogliamo giocarcela con tutti e creare mentalità. Soprattutto voglio vedere fame”.

 

Credit: Federico Piovesan

L’allenatore si è detto contento anche dell’atteggiamento della squadra: “Sinceramente non mi aspettavo un cambio di mentalità così drastico della squadra e una maturità così. Tutto è stato molto veloce e molto bello, c’è una magia all’interno dello spogliatoio molto bella. I ragazzi lavorano bene sono attenti a ogni dettaglio, si curano fuori dal campo, sono davvero mentalizzati. Dobbiamo continuare così ma non abbiamo fatto ancora nulla, perché abbiamo attraversato un periodo negativo all’inizio e sono momenti che possono tornare. Dobbiamo essere abituati a quei momenti”.

Infine, sui prossimi avversari: “L’Apoel è una squadra che qui è blasonata, con un buonissimo allenatore che ha allenato anche il Siviglia e ha uno stile di gioco anche spagnolo e hanno anche delle individualità che ci possono mettere in difficoltà. Poi c’è il fattore campo, avranno tanti spettatori e giocheranno agguerriti, noi lo sappiamo e dobbiamo essere pronti“.

Redazione

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