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Atalanta, Palladino: “Dobbiamo scalare una montagna importante”

Raffaele Palladino, allenatore Atalanta (imago)

Le parole dell’allenatore dell’Atalanta Raffaele Palladino alla vigilia della sfida contro il Genoa, match valevole per la 16ª giornata

Dopo le due vittorie in Serie A e Champions League, l’Atalanta di Raffaele Palladino non vuole fermarsi e cerca di portare a casa il terzo risultato utile consecutivo.

In Serie A sono arrivate 2 vittorie e 2 sconfitte nelle prime 4 partite sulla panchina dei nerazzurri per Palladino, chiamato a risollevare la squadra dopo un inizio di stagione sottotono.

Buon impatto anche di Daniele De Rossi sulla panchina del Genoa: 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta nell’ultima giornata contro l’Inter.

Di seguito ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Atalanta.

Atalanta, le parole di Palladino in conferenza stampa

Palladino ha iniziato così: “Ho ricevuto ottime risposte dalla partita contro il Cagliari. Domani per noi è un altro test importante, non vinciamo fuori casa dal 21 settembre. Per me sarà la partita più importante da quando sono arrivato. Loro sono in salute e lo hanno dimostrato nell’ultimo match contro l’Inter. Nonostante le assenze mi aspetto il 110% da parte di tutti”.

Ha poi proseguito parlando dei singoli: Pasalic? Sta vivendo un momento delicato e noi come Atalanta stiamo vicini a lui. Scalvini? Per noi è importantissimo, deve ancora recuperare un po’ di ritmo gara. Sulemana è recuperato e ci sarà domani. Scamacca può ancora crescere e lo sta facendo tra allenamento e partita”.

Raffaele Palladino, allenatore Atalanta (imago)

Atalanta, Palladino: “Genoa? Ho ricordi belissimi”

Palladino ha poi commentato le parole dell’amministratore delegato Luca Percassi: “La società vuole puntare in alto. Dobbiamo scalare una montagna importante e dobbiamo farlo tutti insieme, anche con i tifosi, mantenendo questo clima di positività. Per raggiungere traguardi dovremo essere compatti”.

Infine ha parlato del suo passato al Genoa: “Ho ricordi bellissimi della piazza. Con Palacio, Gasperini, Milito, Thiago Motta, Juric mi sentivo veramente al top e se ho raggiunto la Nazionale è anche grazie a loro. Non sono mai stato contattato come allenatore ma domani sarà comunque una partita speciale”.

Redazione

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