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Palermo, cinque gol alla capolista e tripletta di Pohjanpalo: il “film” thriller al Renzo Barbera

Joel Pohjanpalo, attaccante Palermo

Palermo da impazzire: 5 gol al Sassuolo e tripletta di Joel Pohjanpalo. Rosanero di nuovo sopra il Cesena e al settimo posto.

È successo di tutto. E non è un luogo comune. A Palermo, più che una partita, è andato in scena un film Thriller. Colpi di scena, gol da una parte e dall’altra. Ma soprattutto, in una parola, spettacolo. A vincere è la squadra Dionisi, contro il suo passato. E siamo sicuri che non siete pronti a leggere il risultato. Ve lo diciamo noi: 5-3. Sì, non è uno scherzo.

Otto gol: tre nel primo tempo, ben cinque nel secondo. Chi ha pagato il biglietto non si è annoiato. Anzi: ha visto una partita incredibile, forse la più schizofrenica della stagione in Serie B. Nel mezzo tante, tantissime cose. Contenuti di un film pazzo, da analizzare.

Tante cose, dicevamo. Come la tripletta di Joel Pohjanpalo, a quota 8 gol in 8 partite, con la media di un gol a gara. E il ritorno alla rete di Jacopo Segre, che non giocava titolare da febbraio e che non segnava addirittura dalla quinta giornata contro la Juve Stabia. Se c’è una giornata che può segnare la svolta nella stagione dei rosanero, è quella del 6 aprile 2025.

Cinque gol alla capolista, che fin qui aveva perso solo 3 partite, e mai incassando così tante reti. Solo la Cremonese, era riuscita ad andarci vicino lo scorso 31 agosto, con la pesante vittoria per 1-4. Poi il dominio di un campionato che già oggi, poteva scrivere il primo verdetto. Se solo, il Sassuolo di Fabio Grosso non avesse inc0ntrato il miglior Palermo della stagione. Berardi e compagni avrebbero dovuto vincere e sperare in un ko dello Spezia.

Palermo show, Pohjanpalo re al Barbera.

Tre gol. Ma fate pure tre e mezzo. Perché sulla rete del 2-0 c’è stato, eccome, il suo zampino. E invece è stato Jeremy Toljan ad infilarsela in porta. Disturbato proprio dal gigante finlandese. Pohjanpalo non è entrato oggi nel cuore dei tifosi palermitani. Ma contro il Sassuolo si è superato. Due gol di testa, uno in scivolata, da terra, quando sembrava aver perso il contatto con il pallone. Pazzi per il finlandese, all’ottavo gol in otto partite. “Voleva venire a tutti i costi qui, avrebbe accettato solo il Palermo”, le parole di Osti qualche giorno dopo l’arrivo dell’ex Venezia.

Oggi non solo parole, ma soprattutto fatti. Tra le note positive, anche il gol di Segre. “Io faccio fatica a lasciarlo fuori”, aveva detto Dionisi nella conferenza stampa pre gara. Facile capire il perché: corsa, grinta, chilometri. E poi il gol e quella corsa spiritata verso la panchina, prima di saltare verso la curva Nord. La giornata perfetta del Palermo, contro l’avversario sulla carta più complicato: il Sassuolo capolista, capace di spaventare i siciliani solo nel secondo tempo, quando nel giro di un minuto prima Pierini e poi l’ex Catania Moro, avevano portato il punteggio sul 4-2. Vecchi fantasmi? No, gli emiliani finiscono di nuovo sotto i colpi del Palermo, e del suo “Re”. Pohjanpalo frusta di testa e al minuto 81 chiude i giochi. Finita? Nemmeno per sogno, l’ultimo capitolo: Obiang si esce dal cilindro un tiro a giro alla Del Piero e batte Audero. risultato sul 5-3.

Brunori, attaccante del Palermo (Imago)

L’epilogo, “last chapter”

Riposo ed epilogo. In questo caso coincidono. Dopo 8 gol e tantissime occasioni, davanti a 23.172 spettatori, qualcuno sperava forse che questa partita non finisse mai. Un match folle, vinto dalla squadra che ha approcciato meglio. Una telenovela terminata col boato del Renzo Barbera a sancire più di una vittoria: l’inizio di un nuovo mini campionato.

Dionisi e i suoi ragazzi ripartono da qui e guardano con ottimismo alle prossime (e ultime) 6 partite. Il Sassuolo, invece, rimanda soltanto la festa promozione.

 

 

 

Manuele Nasca

Nato a Palermo nel 1999. Il calcio da sempre, nel salotto di mio zio tutte le domeniche (la squadra non ve la dico). Se ve lo state chiedendo, sí volevo fare il calciatore (ero bravino) ma dovevo studiare. Così oggi mi diverto con la tastiera con un solo obiettivo: emozionare ed emozionarvi (“l’articolo è per il giornalista come un quadro per il suo pittore”, mia)

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