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Ici c’est Palermo: i rosanero tornano a vincere nel segno dei francesi

Il Palermo è tornato a vincere al Barbera addirittura 5 mesi dopo l’ultima volta. Sembra irreale, ma è così: i rosanero in questo inizio di stagione avevano ottenuto due pareggi e una sconfitta davanti i propri tifosi, rendendo di fatto vano quel “fattore casa” costituito dai 20.000 spettatori medi che fa invidia a tante squadre di Serie A. Contro la Reggiana è tornato però il successo. 2-0 targato Gomes e Henry, per una squadra sempre più in versione tricolore.

Un Palermo alla francese

Palermo in versione tricolore, dicevamo. Sì, ma il tricolore è quello della Francia. All’interno di una squadra sempre più multietnica, sta iniziando a prendere forma un gruppo di calciatori francesi in grado davvero di permettere ai siciliani di fare il salto di qualità definitivo, che è mancato nelle ultime stagioni.

Credits: Andrea Rosito

Henry, Gomes, Blin, Appuah e Le Douaron, quest’ultimo addirittura passato dal poter giocare la Champions League con il Brest all’aver scelto i rosa. Il Palermo sa di dover alzare il livello dopo l’inizio di stagione negativo, e tutti ci stanno mettendo del loro.

Contro la Reggiana – nella settimana in cui l’ambasciatore francese ha fatto visita ai propri connazionali nel centro sportivo Torretta – ci hanno pensato proprio Gomes e Henry a mettere al sicuro il risultato: il primo, scuola Manchester City, è il tuttofare di Dionisi, capace di crescere partita dopo partita (anche un clamoroso salvataggio sulla linea nell’ultima gara); l’ex Verona, invece, si è calato con umiltà in Serie B ed è riuscito con le sue prestazioni anche a prendere il posto di capitan Brunori.

Il Palermo è ripartito dai suoi francesi per puntare a un unico grande obiettivo: il ritorno in massima serie.

Alessandro Mammana

Classe 2004, credo che la prima parola uscita dalla mia bocca sia stata "palla". Da sempre innamorato dello sport, il calcio è stato il mio compagno di vita, sin dal giorno zero. Ci ho giocato per una quindicina di anni prima che il mio corpo dicesse stop, ma potevo mai starne lontano? Assolutamente no, ed ecco che tutte le telecronache virtuali fatte giocando a Fifa o Pes hanno trasformato quello che prima era solo un sogno in un obiettivo

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