La scenografia dello stadio "Barbera" all'Anglo-Palermitan Trophy \ credit: Andrea Rosito
Allo stadio “Barbera”, il Manchester City batte 3-0 il Palermo e si aggiudica la prima edizione dell’Anglo-Palermitan Trophy
“Giochiamo contro i marziani“. Pippo Inzaghi aveva usato queste parole per presentare l’Anglo-Palermitan Trophy, la storica amichevole tra Palermo e Manchester City. Una notte magica al Barbera, lì dove sono sbarcati i “marziani” di Pep Guardiola. È stata più di una semplice partita, è stato un evento a 360 gradi. Uno show.
All’esterno dello stadio e sugli spalti, lì dove i colori rosanero e blue moon si sono perfettamente mischiati. Tutti “figli” della stessa famiglia, quel City Football Group che unisce Palermo e Manchester City.
Erano 35.000 spettatori per una notte estiva di inizio stagione, ma con un clima di festa come se l’annata si fosse già conclusa con quel risultato che – per adesso – è solo un sogno per tutti i tifosi siciliani: riconquistare la Serie A.
E il sapore delle grandi notti Palermo lo ha riassaporato contro il City. Notevole il calore – sia per gli uomini di Pippo Inzaghi (il più applaudito) che per Pep Guardiola e i suoi ragazzi, Haaland in primis – ma anche la splendida coreografia della Curva Nord che ha omaggiato gli Oasis. Fratelli Gallagher vestiti con le maglie storiche del Palermo e la scritta “Palermo Forever”, riprendendo la canzone “Live Forever” del duo britannico.
In campo ha avuto la meglio il Manchester City. Risultato finale 3-0, con la rete di Haaland nel primo tempo (al primo tiro in porta della sua partita) e la doppietta di Reijnders nel secondo tempo. L’ex Milan si è mosso con grande disinvoltura, sfiorando anche la tripletta negli ultimi minuti. Le prove generali per i Citizen di Guardiola (che stamattina era andato insieme allo staff al Santuario di Santa Rosalia, sul Monte Pellegrino, indossando anche una maglia dedicata a Falcone e Borsellino) in vista della Premier League che inizierà tra sette giorni contro il Wolverhampton.
Per il Palermo, invece, le indicazioni sono più sull’impronta che Pippo Inzaghi vuole dare alla squadra. Base 3-5-2 (che può trasformarsi anche in 3-4-2-1), pressing a tutto campo per recuperare la palla il prima possibile e coppia d’attacco formata da Pohjanpalo e Brunori. Meccanismi da rodare in vista dell’esordio stagionale in Coppa Italia, tra sette giorni contro la Cremonese. Sognando di vivere ancora notti magiche.
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