Accuse agli arbitri, porte chiuse ai tifosi e classifica sempre più preoccupante. Il finale di stagione del Palermo si fa sempre più complicato, ma Davide Ballardini non vuole lasciarsi influenzare da tutto quel che circonda l’ambiente rosanero: “Noi siamo concentrati sulla partita di domani, il resto non conta nulla. Non andiamo oltre la partita di domani. Il nostro sogno è fare una bella partita domani”. Un avvertimento alla Sampdoria, che nella sfida d’andata è uscita vincitrice dal “Ferraris”, squadra per la quale Ballardini mostra grande rispetto: “Le difficoltà ci sono, la Sampdoria si è anche rinforzata dalla sfida d’andata. Hanno aggiunto giocatori molto capaci. Noi dobbiamo pensare a fare una grande partita”. Il Palermo, però, riparte dal match col Frosinone: “ “Voglio rivedere l’attenzione, l’atteggiamento e la disponibilità mostrata da parte di tutti. Poi il gioco, che può essere migliore. So che non è facile, la situazione è davvero critica, ma tutto questo ci deve rendere ancor più forti”.
Col Frosinone si è rivisto un Gilardino in grande spolvero, dopo due panchine consecutive dal rientro di Ballardini a Palermo: “Gilardino è sempre stato un punto fermo, per la persona e per le sue qualità. Ha avuto momenti in cui non è stato particolarmente bene, ma è sempre stato un punto di riferimento”. Chi è stato in dubbio fino agli ultimi giorni, invece, è Franco Vazquez. Il fantasista ha accusato un problema al ginocchio, ma l’allenatore rosanero rassicura tutti: “Vazquez si è allenato già da subito. È rimasto a parte per precauzione i primi due giorni e per una parte dell’allenamento del giovedì, solo per non andare incontro a dei traumi. Ieri ha sostenuto tutta la seduta e ho avuto buone risposte, la sensazione è che possa esserci”. E chissà che, contro la Sampdoria, non ci sia una riconferma anche per Maresca e Rispoli, due degli “esclusi” della precedente gestione: “Loro hanno sempre fatto il loro dovere. Ci sono state delle situazioni che non hanno aiutato dal punto di vista umano e tecnico. Adesso però non interessa più”.
I problemi del Palermo, però, non si fermano al campo. Sugli spalti, dopo il ricorso respinto da parte del Tar, è arrivata la conferma di quanto deciso dalla Prefettura. Solo abbonati al “Barbera”, dopo le porte chiuse con l’Atalanta e dopo il lancio di fumogeni con la Lazio. Una punizione severa, che Ballardini commenta così: “Dispiace, perché sono certo che la squadra darà tutto. Non avere il sostegno dei palermitani è un dispiacere, anche perché la tifoseria palermitana non è violenta. Noi dobbiamo fare una grande partita e dispiace, perché la gente ci avrebbe sostenuto”. Soprattutto se, dallo Juventus Stadium, dovessero arrivare buone notizie: “Ci pensiamo poco – taglia corto Ballardini -. Se il Carpi vince a Torino può essere un’eccezione”.
di Benedetto Giardina
Gianluca Di Marzio Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.