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Palermo, Diamanti si presenta: “Ballardini? Non so nulla. Mi sarebbe piaciuto giocare qui con Balotelli”

Nel bel mezzo della bufera, Alessandro Diamanti fa la sua prima apparizione con una maglia rosnaero. Numero 23 sulle spalle e sorriso ben stampato in volto, ma Palermo oggi ha altro a cui pensare. C’è l’ennesimo allenatore da salutare, c’è Davide Ballardini pronto a rassegnare le dimissioni. Sull’argomento, però, il fantasista preferisce non parlare: “Non so niente, non sono la persona adatta. Vorrei parlare di me e della squadra”. E allora parola a chi, nei piani del Palermo, deve cambiare un attacco apparso finora piuttosto sterile: “Io sono venuto con grande entusiasmo, ho colto subito volentieri l’occasione. Ho detto al mio procuratore di andare avanti e abbiamo trovato subito l’accordo, c’era la volontà di chiudere da tutte le parti per iniziare questa avventura. Ancora non avevo giocato al sud, ma quando sono arrivato da ospite sono sempre stato apprezzato. Questo mi ha fatto piacere. Volevo venire qui anche per fare un’esperienza diversa. Io sono arrivato da quattro giorni: la squadra è giovane, ci sono giocatori bravi e anche con più esperienza”.

Fiducia in questo Palermo, dunque, al di là degli innegabili problemi di questi giorni. Meglio volare basso, però, anche al netto del buon pareggio ottenuto contro l’Inter: “Non ci sono obiettivi, penso che bisogna pensare partita dopo partita lavorando con entusiasmo. Il resto viene da sé”. Sul ruolo, che con Ballardini sarebbe da trequartista, c’è totale apertura: “Io ho giocato sia da trequartista che da seconda punta, deciderà poi l’allenatore la mia posizione in campo”. Impossibile, poi, non parlare di due suoi grandi amici. Uno che lo ha preceduto in rosa, ovvero Alberto Gilardino, e un altro che avrebbe potuto seguirlo, ovvero Mario Balotelli: “Ho parlato con Gilardino, siamo come fratelli. Appena gli ho detto che andavo a Palermo era dispiaciuto perché gli sarebbe piaciuto giocare insieme a me, mi ha detto che mi troverò bene. Ho chiamato Mario solo perché è un ragazzo a cui voglio bene. Gli ho detto che andavo a Palermo, averlo qui mi avrebbe fatto piacere. Poi ognuno fa le proprie scelte”.

Adesso Palermo si aspetta tanto da Diamanti, che nonostante i problemi col Guangzhou si è tenuto in forma proseguendo la preparazione col Prato: “Dopo che sono andato in Cina, una scelta abbastanza difficile ma obbligata per problemi della mia ex società, ho fatto fatica a rientrare perché non mi davano la possibilità di essere pronto quando sono andato in altre squadre. Quando sono arrivato, però, ho sempre fatto bene. Ma ci sono anche altre dinamiche difficili. Io metto la mia esperienza ed il mio entusiasmo a disposizione di tutti. Ho fatto un paio di amichevoli con il Prato, li ringrazio perché ho avuto la possibilità di fare una preparazione vera. La partita è un’altra cosa, il ritmo arriverà giocando. Sono pronto a iniziare”. Magari già dal big match col Napoli, per il quale Diamanti si sente già pronto. Da vedere però se con Ballardini in panchina.

di Benedetto Giardina
Redazione

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