Dal 19 giugno al 21 settembre. Al 92simo e al 94esimo. A distanza di 3 mesi è sempre Luigi Canotto a rovinare la serata al Renzo Barbera. Prima con la maglia della Reggina, quando fu il suo gol (segnato all’Ascoli) ad estromettere il Palermo dalla partecipazione ai playoff. Adesso con il Cosenza, nell’anticipo della sesta giornata di Serie B. Il suo destro sotto l’incrocio dei pali a battere Pigliacelli ha sancito la prima sconfitta stagionale dei siciliani, di fronte a 26.0007 tifosi palermitani. “Zona Canotto”, sul più bello. Dal 90esimo in poi. Una specie di maledizione per la squadra di Corini.
Prima il rumore, poi il silenzio gelido del Renzo Barbera. Un ambiente carico, forse perché in palio c’era la quarta vittoria di fila in campionato e la possibilità di agganciare il primo posto momentaneo aspettando le altre partite del fine settimana. Non c’è stato, però, spazio per le favole. Il “cattivo” è stato Luigi Canotto, di professione esterno d’attacco. “Re”, nella notte di viale del Fante, di fronte ad uno stadio pieno di passione, la stessa che si è spenta solo a causa di un gol che ha somigliato tanto ad un capolavoro.
Entrato all’85esimo al posto di Marras (feritosi alla testa nel corso del primo tempo), gli sono bastati appena 6 minuti per iscriversi, eccome, al match. Assist di Voca, stop, uno sguardo alla porta e poi il destro: una parabola straordinaria che ha baciato il palo prima di entrare in rete. Pigliacelli, portiere del Palermo, che vola ma non ci arriva. No, nemmeno lui, che aveva salvato nel secondo tempo per ben due volte il risultato. Tutta la panchina in campo a festeggiare sotto la Curva Nord (quella del tifo palermitano più caldo) e una bordata di fischi che non hanno però placato la foga agonistica del 27enne. Gol decisivo che non stupisce nemmeno così tanto. Dei 71 gol segnati in carriera, ben 21 sono risultati decisivi per i tre punti.
Zona Cesarini, fotofinish. E da questa sera anche “Zona Canotto”. Una sorta di maledizione per il Palermo, che proprio lo scorso anno non riuscì a giocare i playoff, di fatto, per via del gol segnato al 94esimo con la maglia della Reggina. Gli amaranto, pronti a ripartire dalla D, si giocavano l’accesso alla post season contro l’Ascoli. Il suo gol (un diagonale pregevole) portò la squadra allora allenata da Inzaghi agli spareggi e condannò invece i rosanero al nono posto.
Finotto ci ha preso gusto, a far male ai siciliani. E lo ha fatto anche stasera quando nessuno credeva più ad un risultato diverso dal pareggio. Tranne lui e il suo piede telecomandato, a regalare tre punti pesanti. Anzi, pesantissimi, al suo Cosenza.
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