Un amore passionale, leale e schietto, anche nelle difficoltà. Il rapporto tra Palermo ed Eugenio Corini è rappresentato da un turbinio di emozioni, quelle provate ancora oggi dall’ex centrocampista e da tutti i tifosi rosanero dopo l’annuncio del ritorno in Sicilia del “Genio”. Corini sarà l’allenatore del Palermo per la seconda volta in carriera, il terzo capitolo di una storia iniziata ormai 20 anni fa con un completo rosanero addosso.
L’inizio di quattro anni speciali: dalla Serie B alla qualificazione in Coppa Uefa con la fascia di capitano al braccio, un leader che ha conquistato i tifosi e ancora oggi è riconosciuto come uno dei migliori giocatori della storia del club. Un rapporto bello, ma anche burrascoso, segnato dalle lacrime che accompagnarono Corini nella conferenza stampa d’addio nel 2007. “Voglio togliere l’imbarazzo a tutti e voglio comunicare che ritengo conclusa la mia esperienza a Palermo – disse nell’incontro convocato a Villa Igiea – Qui mi sono sentito a casa, un re, anche se sono di Brescia“.
Un’uscita di scena apprezzata dai palermitani per la lealtà di Corini, al quale era stato proposto il rinnovo di contratto a pochi giorni dall’ultima partita di campionato, contro l’Udinese. Eppure si sa, certi amori non finiscono e i tifosi del Palermo hanno atteso 10 anni per rivedere il Genio in città sotto un’altra veste, quella di allenatore.
Stagione 2016-2017, dopo la quindicesima giornata Zamparini decide di cambiare tecnico: fuori De Zerbi, dentro Corini. Una breve parentesi che ha generato entusiasmo in città, nonostante i risultati negativi. Eppure, anche qui, a segnare l’esperienza del Genio è stata l’estrema schiettezza.
“Ogni partita a Palermo è una bomba atomica che non sai cosa porta – disse Corini, sbattendo i pugni in conferenza stampa, alla vigilia della partita contro il Sassuolo – Ogni volta che il Palermo perde vi chiedete se l’allenatore resterà, qui è Hiroshima tutta le volta“. Un vero e proprio sfogo di Corini, messo in discussione già dopo quattro partite, che ha portato poi alle inevitabili dimissioni il giorno dopo la partita persa 1-0 contro l’Inter. Troppo l’amore per Palermo per proseguire in una situazione logora.
Adesso sta per iniziare il terzo capitolo per Corini che dovrà fare i conti con una nuova proprietà che lo ha scelto dopo due settimane di casting. Dovrà risollevare un gruppo che ha perso il suo leader (Silvio Baldini) e che tra meno di una settimana scenderà in campo in campionato contro il Perugia. Il sogno è lo stesso di 20 anni fa: riportare il Palermo in Serie A.
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