Ci sono sempre delle ali nel destino di Pietro Ceccaroni. Un simbolo della carriera del difensore che ha mosso i primi passi con “l’aquilotto” dello Spezia (che dopo la sosta sarà l’avversario del Palermo), è cresciuto con il “leone alato” del Venezia e adesso vuole spiccare il volo con l’aquila del Palermo. Gli step della crescita del giocatore nato a Lerici, che in Sicilia ha ritrovato un mare che tanto si avvicina al Golfo dei Poeti.
“Mondello somiglia molto a Lerici, me lo diceva già due anni fa Luca Fiordilino che qui è nato – racconta Ceccaroni a Gianlucadimarzio.com – Ritrovarmi qua è bello. Poi io amo il mare e in Sicilia ci sono posti unici“.
È stato un amore a prima vista tra il Palermo e Ceccaroni. Tornato a Venezia (con cui aveva un contratto fino al 2027) dopo il prestito di sei mesi al Lecce in Serie A, il difensore era entrato da subito nel mirino del direttore sportivo Leandro Rinaudo: “Mi ha chiamato e voluto, io ho fatto di tutto per venire qui – ammette – Il Venezia non si è opposto e ho firmato subito, iniziando la stagione con il Palermo sin dal primo giorno di ritiro”.
Una scelta facile per il giocatore, spinto da un amico ritrovato come Francesco Di Mariano: “Ho parlato tanto con lui prima di firmare, mi ha parlato molto bene di Palermo e mi diceva di venir qui perché si sta bene. È stata una spinta in più, ma non avevo dubbi“. L’affare, dunque, va in porto: Ceccaroni si libera dal Venezia e firma fino al 2027.
In poco tempo è diventato un imprescindibile della squadra di Corini, oggi seconda a un punto dalla capolista Parma. Otto partite giocate in Serie B e otto presenze, senza mai uscire dal campo. Come Lucioni e Pigliacelli, i tre stacanovisti dei rosanero che vantano la seconda migliore difesa del campionato con appena quattro gol subiti. “Così come abbiamo fatto gol in undici, però, il merito della fase difensiva è di tutti – sottolinea Ceccaroni – Il livello è molto alto, questo aiuta tutti ad arrivare preparati alle partite“.
Ceccawall da una parte (così era stato soprannominato dai tifosi del Venezia), lo “zio” Lucioni dall’altra. La coppia perfetta del Palermo: “Lo zio è eccezionale – racconta – Per come si comporta dentro e fuori il campo è fondamentale per unire tutto il gruppo e far star bene tutti. Capisce quando bisogna spingere e scherzare, è un punto fondamentale“.
Il gruppo è proprio la forza del Palermo che ha un chiaro obiettivo: tornare in Serie A. Un campionato che Ceccaroni ha già vissuto da protagonista a Venezia, capitano nella stagione 2021-2022 con Paolo Zanetti in panchina. “La massima serie è il sogno di tutti, io ho avuto la fortuna di giocarci e spero di tornarci con questa maglia – spiega – Dobbiamo lottare giorno dopo giorno per un sogno. Il nostro obiettivo è competere per la Serie A, spero di farlo da protagonista con il Palermo. La dirigenza e il City Football Group ci supportano giornalmente, poi il centro sportivo è una marcia in più“.
Un sogno alimentato dalla passione dei tifosi rosanero. Erano 3.500 a Modena, e in 25.000 in casa contro il Sudtirol, quando Ceccaroni ha segnato il primo gol con la maglia del Palermo: “Segnare davanti a così tante persone è speciale – ammette – Poi in tribuna c’erano i miei genitori e mia moglie. Era un gol pieno di emozioni, tra i più importanti della mia carriera“. Soltanto la prima di tante emozioni che “Ceccawall” vuole vivere all’ombra del Barbera.
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