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Palermo, il punto d’orgoglio nel derby

“Oggi la prestazione della squadra mi ha emozionato”. Quasi senza voce Roberto Boscaglia ha così racchiuso il derby tra Palermo e Catania, finito con il risultato di 1-1. Una partita che resterà per la storia per più di una motivazione, ma soprattutto per un Palermo eroico.

La giornata dei rosanero è iniziata stamani con una doccia gelata: nuovi sei positivi al Covid-19 che, nel giro di qualche ora, diventano sette per via di un tampone dubbio, ripetuto, poi risultato positivo. Visti cinque giocatori indisponibili, e considerando le squalifiche di Crivello e Broh, ben presto il Palermo deve fare la conta dei disponibili.

In tutto sono dodici, la formazione che Boscaglia aveva preparato alla vigilia per questo derby, fatta eccezione per Andrea Accardi. Al suo posto gioca Martin, con Palazzi in difesa. Ciò che impressiona, però, è la distinta consegnata dal Palermo.

La formazione titolare più una riserva, il portiere classe 2002 della Primavera Marco Matranga che ha assistito al match affiancato non dai compagni di squadra, bensì dallo staff dirigenziale e tecnico del Palermo.

Si è alzato dalla panchina una volta sola, per correre ad abbracciare Kanoute dopo il gol del momentaneo 1-0. Una vittoria che il Palermo ha sperato per lunghi tratti, ma ha dovuto fare i conti anche con la stanchezza e i problemi fisici: Marconi con un problema alla spalla per tutto il match, Valente con un problema muscolare nel secondo tempo e per gran parte dei giocatori in preda ai crampi.

Eppure l’impresa sembrava vicina, ma la rete dell'1-1 del catanese doc Pecorino ha cancellato parte di ciò. Una territorialità marcata in questo derby, dove per la prima volta vi erano contemporaneamente allenatori e proprietà tutte Made in Sicily.

I complimenti di Boscaglia per la squadra si sprecano: I ragazzi sono stati eroici, emozionanti, da brividi. Lavorando così presto arriverà la vittoria”. Sì, perché per il Palermo è soltanto il terzo punto della stagione, al terzo pareggio, ma questa volta può essere un trampolino di lancio per la propria stagione. A fine partita tutti a terra, stremati, prima di un abbraccio finale sotto la curva vuota: Il Palermo riparte da qui.

Credits foto: Pepe/Puglia

Giovanni Mazzola

Siciliano, classe '96, cresciuto a pane e calcio...di provincia. Il mio primo ricordo è Corea-Italia del Mondiale 2002, non ho fatto in tempo per il golden gol di Trezeguet del 2000. Passione e curiosità sono le mie parole d'ordine: senza queste non avrei mai fatto il giornalista. Pubblicista dal 2018.

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