Debuttante al Barbera, ma con un feeling da veterano. Filippo Ranocchia è arrivato al Palermo appena pochi giorni, ma il suo impatto è sembrato quello di un giocatore navigato. All’esordio al Renzo Barbera, contro il Bari, il centrocampista ex Juventus ha segnato il suo primo gol con la maglia rosanero. Tra parte fissa e bonus i siciliani lo hanno pagato 4 milioni di euro, diventando così il giocatore più pagato a gennaio in Serie B. Sarà pure presto per un giudizio, ma come avvio non poteva sognare di meglio.
Ci era andato vicino già al minuto 30, quando in percussione era arrivato ai 20 metri calciando col sinistro e trovando però l’ottima risposta di Brenno. Poi, al 44esimo, Ranocchia ha segnato la rete del vantaggio sotto la curva Nord. La palla si alza in cielo, il centrocampista ex Empoli (in cui ha giocato in prestito fino a gennaio) si coordina e di controbalzo mette la palla all’incrocio dei pali. Gioia incontenibile per il 23enne, che corre sotto il cuore pulsante del tifo rosanero. Primo gol in stagione in Serie B e primo in assoluto con la maglia dei siciliani, proprio davanti agli oltre 23.000 tifosi del Palermo. “L’emozione della rete sotto la Nord è stata bellissima, spero di farne altri”, ha detto in sala stampa dopo la vittoria.
Non solo il gol. Ranocchia è uomo ovunque a centrocampo e sembra davvero avere alzato il livello della squadra. Eugenio Corini lo aveva subito schierato titolare a Catanzaro (26 gennaio) e dopo una grande prestazione al Ceravolo lo ha rimesso dentro, ancora nell’11 iniziale. Altra grande prova di sostanza e qualità. Al minuto 26 ha lasciato il posto ad Aljosa Vasic e si è guadagnato l’applauso di tutto lo stadio. Corini ha trovato il suo centrocampista “tuttofare” e ora non vuole più privarsene.
Mentalità, condivisione, consapevolezza: i tre ingredienti sui quali Corini sta lavorando di più. L’asso nella manica (e forse qualcosa di più) è però il colpo di testa. Contro il Bari, altre due reti sono arrivate con questa modalità. Prima Ceccaroni e poi il solito Segre, (al suo settimo gol in campionato, il sesto nelle ultime 8 partite), entrambi su assist di Di Mariano. Il Palermo fa 15 di testa in campionato, sui 40 gol segnati in totale. Vuol dire più di un terzo. Nessuno fa meglio in Europa da questo punto di vista. Un’arma in più da sfruttare e che sta ormai diventando una regola. Con la vittoria sul Bari, il Palermo intanto sogna in grande: quarto posto momentaneo a meno due punti dal secondo. Quarta vittoria di fila anche in casa, con ben 13 reti segnate. Corini ha trovato le risposte che voleva. E si gode il momento.
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