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Ascoli, Caligara è l’uomo della speranza: doppietta chiave a Palermo

Passano dai piedi di Fabrizio Caligara le chance di salvezza dell’Ascoli. L’uomo chiave, decisivo con una doppietta per il pari al Barbera contro il Palermo. Un gol da ricordare, quello al 93° minuto, sia per la bellezza che per l’importanza. Già perché così la squadra di Carrera tiene vive le chance di salvezza diretta, ma anche quelle per evitare la retrocessione diretta.

 

Caligara, dai problemi alla schiena al gol capolavoro al Barbera

Alla seconda doppietta stagionale (che coincide anche con la seconda in carriera) dopo quella contro il Lecco dello scorso 17 marzo, Caligara è l’emblema di un Ascoli che non molla mai. Neanche in una partita iniziata in salita, visto il vantaggio del Palermo con Brunori dopo 48 secondi. 

 

Minuto 27: cross di Celia, Caligara si inserisce bene e di testa batte Desplanches. Qualche minuto e l’Ascoli è di nuovo sotto con il 2-1 di Soleri. I marchigiani, però, non mollano e in pieno recupero pareggiano di nuovo. Sinistro al volo di controbalzo, palla all’angolino. Gol e corsa verso il settore ospiti, senza nascondere la propria commozione: è 2-2.

 

Un’emozione indescrivibile per Caligara, che non ha passato una stagione semplice. Condizionato soprattutto dall’infortunio alla schiena che lo ha costretto a fermarsi da inizio dicembre alla fine di gennaio. In totale sette partite senza poter dare il proprio contributo.

Leader al momento giusto

In campionato 25 presenze e 5 gol. Di nuovo leader, nella fase più calda della stagione. Bellezza ed efficacia. Le sue reti sono belle ma soprattutto importanti. Ora gli ultimi novanta minuti contro il Pisa, al Del Duca. Un solo obiettivo: dare tutto e caricarsi l’Ascoli sulle spalle.

 

 

 

Manuele Nasca

Nato a Palermo nel 1999. Il calcio da sempre, nel salotto di mio zio tutte le domeniche (la squadra non ve la dico). Se ve lo state chiedendo, sí volevo fare il calciatore (ero bravino) ma dovevo studiare. Così oggi mi diverto con la tastiera con un solo obiettivo: emozionare ed emozionarvi (“l’articolo è per il giornalista come un quadro per il suo pittore”, mia)

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