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Padova, Papu: “Un sogno? Portare il club in A: qui per dare il massimo”

Il Papu Gomez insieme al Presidente del Padova

L’attaccante argentino è pronto al rientro dopo la squalifica. Il Papu-Day ha inizio con una conferenza stampa di presentazione. 

L’attesa è finita. Il Papu Gomez, a distanza di due anni, può tornare ad assaporare il calcio giocato e in estate ha scelto il Padova per farlo. Nella conferenza stampa di presentazione, ha esordito dicendo: “Non c’è pressione. Rappresentare il Padova è una responsabilità. Spero che la mia presenza porti gioia”.

Ha proseguito: “Il primo che mi ha convinto a venir qui è stato il direttore Mirabelli. Avevo delle offerte all’estero, in Argentina e negli Emirati Arabi. Ma l’Italia è casa mia: è un calcio che conosco e la famiglia si trova bene. Il Padova rappresenta una sfida: l’obiettivo è di portare la squadra in Serie A”.

“Mentalmente è difficile allenarsi e non poter giocare. La Serie B è diversa dalla Serie C, ma la mentalità è quella giusta”. Sulle sue condizioni fisiche: “Ho avuto in allenamento un piccolo fastidio. Farò degli accertamenti più precisi venerdì, speriamo non sia niente di grave”.

E sull’allenatore Matteo Andreoletti: “Lui è un allenatore promettente. Mi piacciono molto gli allenamenti e lo staff lavora bene. Farà crescere anche me”. Alla domanda su come avesse trovato l’ambiente: “Ricevere il calore delle persone qui a Padova è il massimo. La città ci ha sorpresi: è viva, giovane, universitaria. I padovani sono simpatici. Siamo contenti e ci siamo adattati alla grande”.

Il percorso, il sogno e le condizioni fisiche

“Il mio percorso è stato ricco di insegnamenti. Ho imparato tante cose: è stato un periodo in cui mi sono sentito da solo. Tante persone accanto a me sono sparite. Ora vedo le cose più serenamente e cerco di viverle in modo tranquillo. Voglio vivere nel presente e nel mio presente c’è il Padova”.

“Il grande sogno? Mi vedo giocare in Serie A con il Padova: sono venuto qui per dare il massimo. Io so da dove vengo: va accettato. Sapevo che non sarei andato in un società come il Real Madrid. Ma il club sta lavorando al meglio”. A conclusione è tornato a parlare delle condizioni fisiche: “Non posso confermare la mia presenza questa domenica. Questi piccoli problemi possono capitare: con lo staff medico valuteremo l’opzione migliore”.

A cura di Beatrice Zattarin

Redazione

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