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“Özil, mi firmi il cartellino?”. Arsenal-Psg, lo show è… dell’arbitro

Crampi, errori goffi, gol e tanta fatica: le amichevoli estive, si sa, sono un po’ così. Quelle di fine luglio poi forse un po’ di più. Negli Stati Uniti e non solo si sta giocando in questi giorni la International Champions Cup, con tanto entusiasmo sugli spalti e grandi squadre pronte a darsi battaglia sul rettangolo verde, nonostante le tante assenze illustre dovute ai Mondiali. Oggi il teatro è stato il National Stadium di Singapore, con Arsenal e Psg come protagonisti. Non solo loro però, perché a rubare la scena è stato… l’arbitro.

Già, nonostante tutto. Nonostante la prima partita da avversario di Emery contro il suo vecchio Psg, i tanti giovani in campo fra i francesi, il 5-1 rifilato a quest’ultimi dai Gunners e l’errore di Buffon prima di lasciare il campo. Lo show del direttore di gara è iniziato già nel tunnel che dagli spogliatoi conduce al campo. Le due squadre ordinate, in fila. In attesa e pronte a correre per mettere nelle gambe qualche minuto in più in vista dell’inizio della stagione. Ad aprire la fila dei giocatori dell’Arsenal ecco il capitano di giornata Mesut Özil. Fin qui tutto normale, se non fosse che l’arbitro, approfittando della serenità generale, non avesse chiesto al giocatore tedesco di lasciargli un autografo. Dove? Sul cartellino giallo, non in un posto qualunque.

Qualche secondo per mettere a fuoco la strana richiesta, poi un sorriso e la tanto attesa firma: alla fine Özil ha accontentato l’arbitro, che di campioni così probabilmente da quelle parti non ne vede poi così tanti. Anzi, il gesto ha portato anche bene al tedesco, che dopo poco più di 10 minuti ha sbloccato il punteggio con un appoggio facile sotto porta sull’assist di Aubameyang. Ma non è finita qui, perché il direttore di gara ha poi concesso il bis una volta in campo. Prima del calcio d’inizio, i due capitani davanti a lui per il consueto lancio della monetina. Peccato però che al posto di quest’ultima ci fosse una… carta di credito! Immagini insolite che hanno fatto in pochi minuti il giro del mondo. Si può tranquillamente definire quindi questa partita come l’incontro delle bizzarrie. Ben sei gol hanno caratterizzato il match, ma non saranno certamente questi a essere ricordati tra qualche anno.

Redazione

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