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Osvaldo: “CR7 torna a casa e fa addominali, io preparo il barbecue”

Pablo Daniel Osvaldo. Un nome, una garanzia. Uno showman nato. Una persona molto amabile, come lui stesso si definisce, ma a volte anche un po’ “bad boy”. Carattere estroso, con una carriera sportiva fatta di luci e ombre e un presente da frontman di una band catalana. Tutto questo è Pablo Daniel Osvaldo, l’ex centravanti della nazionale italiana. Punto di riferimento? Bukowski, neanche a dirlo. Anche quando parla, l’ex Juve, Inter e Roma tra le tante, riesce a catalizzare le attenzioni dell’opinione pubblica su di sé: come un tempo faceva a suon di gol.

Nelle scorse ore il quotidiano sportivo spagnolo Marca ha pubblicato un’intervista all’italo-argentino, che ancora una volta si è rivelato mai banale. “Il mondo del pallone non faceva più per me. A Cristiano Ronaldo piace tornare a casa e fare 150 addominali, a me piace tornare a casa e preparare il fuoco per il barbecue”. Due stili di vita differenti, due filosofie contrastanti che fanno di Osvaldo il “ragazzaccio” che ha voltato le spalle al calcio per darsi alla musica e a una vita della quale solo lui è padrone.

Il calcio in sé e per sé, però, fa ancora parte della vita di Osvaldo, “lo amo, non lo rinnego”, ha spiegato a Marca. Quello che non gli andava a genio era il mondo del calcio fuori dal rettangolo verde, quello di quando tornava a casa dall’allenamento o usciva in giro con gli amici. Troppe pressioni e poche libertà: Osvaldo non sopportava – tra le altre cose – di doversi sottrarre anche ai più piccoli sgarri. Tipo le sigarette: “In ritiro con la nazionale italiana, fumavo. Pure il ct sarebbe potuto venirmi a chiedere di farlo accendere. Schelotto invece mi ha buttato fuori dal Boca perché mi ha sorpreso a fumare…”. Genio e sregolatezza, dichiarazioni inaspettate alla Pablo Daniel Osvaldo. Ormai ci siamo abituati.

Redazione

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