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Osimhen come Benzema e più di Haaland: l’aquila ha spiccato il volo

Una settimana da Victor Osimhen. Anzi, dieci giorni, ma da protagonista. La luce dell’attaccante azzurro trascina il Napoli anche contro il Cagliari e riporta la squadra di Luciano Spalletti al primo posto in classifica rispondendo alle avversarie.

È da lezione di scuola calcio il gol con cui apre il match: cross dal lato e taglio sul primo palo ad anticipare tutti, Cragno può poco o nulla. Lo scorso anno questo movimento non gliel’avrebbero visto fare dalle parti di Napoli, frutto di quel lavoro che ormai da tre mesi Osimhen porta avanti con il neo allenatore azzurro.

 

 

Si è fermato tante volte in ritiro Luciano Spalletti, gli ha mostrato – ad allenamento ormai finito – cosa volesse dalla sua punta e Osimhen ha eseguito al dettaglio.

Lo fanno ancora a Castel Volturno appena possono, ma il tempo ora scorre inesorabile tra una gara e l’altra: campionato, poi Europa League, quindi ancora campionato e l’attaccante del Napoli ha saputo lasciare il segno sempre negli ultimi dieci giorni con le doppiette a Leicester e Sampdoria, i gol a Udinese e Cagliari appunto. 

 

 

OSIMHEN, SETTEMBRE DA RECORD: SEGNA PIÙ DI HAALAND

Una rete, quella di Osimhen, che gli vale un record settembrino. Nessuno, infatti, ha segnato più di lui in Europa in questo mese: come lui – 6 gol – ha segnato Karim Benzema (nelle stesse partite giocate, cioè cinque), addirittura più di Erling Haaland (che però di partite ne ha giocate tre a settembre) e di Nkunku, attaccante del Lipsia protagonista in Champions League contro il Manchester City con la sua tripletta.

 

 

Ma quella di Osimhen contro il Cagliari non è solo una gara da marcatore: è sempre lui, infatti, a procurarsi il rigore che nel secondo tempo viene trasformato dal capitano Insigne e chiude il match.

Se il Napoli cercava un attaccante, lo ha trovato: l’aquila – simbolo della sua Nigeria, di cui difenderà i colori nella Coppa d’Africa di gennaio – ha spiccato il volo sul mare di Napoli e si è presa anche la prima standing ovation dei suoi tifosi.

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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