A Vitoria-Gasteiz, durante il campionato, si parlava solo di lui. Samuel Omorodion è stato il protagonista, per certi versi inaspettato, dell’Alavés nell’ultima stagione. L’impatto in Liga del classe 2004 – di proprietà dell’Atletico Madrid – non è passato inosservato. E pensare che solamente un anno fa l’attaccante giocava in quarta divisione.
Catapultato in una nuova realtà, Omorodion si è sentito a proprio agio. In Liga ha segnato nove gol – contro squadre come Barcellona, Villarreal e proprio l’Atletico. Fisicità, tecnica ed efficacia fanno di lui un prospetto da tenere d’occhio: lo sta facendo la Roma, che per rinforzare l’attacco ha avuto dei contatti con il calciatore spagnolo.
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Lo emulava nei campetti, con gli amici, tra giocate e cambi di velocità. Samuel Eto’o è sempre stato il suo idolo, e oggi resta il suo grande punto di riferimento. Omorodion sogna di vivere una carriera come quella dell’ex Inter. Sempre connesso al gioco della squadra, la voglia di smarcarsi il prima possibile e andare a far gol. Nove in trentasei gare, dicevamo. E anche due in nazionale U21. Il feeling con la porta non manca.
Acquistato nell’ultima sessione di calciomercato estivo dall’Atletico Madrid, con provenienza Granada, Samu è stato subito girato in prestito all’Alavés. Galeotto fu… un gol: Omorodion ha segnato il 14 agosto contro i Colchoneros, e sette giorni dopo era a Madrid a firmare. Il costo? Sei milioni, cioè la clausola rescissoria. Il Cholo lo aspetta a braccia aperte, specialmente dopo un inizio così. Il suo impatto nella Liga è stato forte: un fulmine fra le difese. Partita dopo partita.
Umile e timido nella vita di tutti i giorni. Determinato e esplosivo in campo. Nessun eccesso, garantisce chi gli sta vicino: Samu è un semplice ragazzo che sta vivendo il sogno di una vita. Lui che aveva preso sul serio il calcio con l’obiettivo di dare una solidità economica a sua madre. La famiglia e gli amici, punti di riferimento della sua adolescenza. Perché, nonostante tutto, Omorodion è un ragazzo come gli altri. Genuino e puro.
Prima di entrare in campo bacia gli scarpini, dentro e fuori, poi fa lo stesso con i parastinchi. Una preghiera e poi si va in scena. Ripete il rito scaramantico ogni partita, e sembra stia funzionando bene. Il suo motto? “Trust the process”. 19 anni e tanti obiettivi da raggiungere, con la Roma che ha messo gli occhi sulle sue potenzialità per l’attacco. All’Alaves è nata una stella, anzi un fulmine. Flash Samu, sognando Eto’o.
A cura di Lorenzo Bloise e Luca Bendoni
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