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Old Trafford cade a pezzi: si va verso la demolizione. Gli scenari

Situazione Manchester United: i tifosi demolirebbero la squadra, la proprietà pensa ad abbattere Old Trafford. In Inghilterra sono maestri in primis nell’avanguardia per gli stadi, e poi nell’ignorare la storicità: se va abbattuto per farne uno nuovo, lo si fa. Wembley è il massimo esempio, e il Teatro dei sogni sembra aver preso la stessa via.

 

I problemi di Old Trafford

Ma perché dovrebbe essere demolito? Le risposte le stanno dando i tifosi del Manchester United che, oltre alle enormi problematiche in campo, devono stare attenti che il tetto non gli cadi sopra. Più volte negli ultimi anni sono state registrate delle perdite dall’alto, come durante le Olimpiadi nel 2012 e prima del derby di Manchester nel 2019. I muri delle tribune stanno letteralmente cadendo a pezzi, soprattutto nella Sir Alex Ferguson Stand.

  

L’ultima ristrutturazione importante è stata effettuata nel 2006 e sembra che non basti più un semplice intervento alle coperture. Uno studio di Swiss Ramble del 2021 ha calcolato quanto ogni big di Premier League ha speso per migliorare il suo stadio negli 11 anni precedenti: il Tottenham 1.4 miliardi, il City 374 milioni e lo United “appena” 118 milioni di sterline. “Probabilmente ha bisogno di essere abbattuto, non di essere rinnovato. C’è bisogno di un nuovo stadio”. Così la leggenda dei Red Devils Gary Neville si è espresso sulla questione.

Old Trafford, la valutazione shock e le opzioni

Ormai da un anno e mezzo il club ha assunto un team per creare un masterplan del nuovo Old Trafford. Squadra di specialista che fa capo a Popolous, lo studio d’architettura che ha realizzato il nuovo stadio del Tottenham (il più futuristico al mondo), il nuovo Wembley e che nel 2021 era stato incaricato da Milan e Inter di realizzare il progetto per il nuovo stadio comune (mai realizzato).

La valutazione completa è terminata poco prima della fine del 2023 e il rapporto è stato scioccante: dopo 113 anni, Old Trafford è arrivato alla fine della sua vita naturale. Due le opzioni offerte. O viene ristrutturato, completamente riqualificato ed espanso verso la ferrovia vicino alla South Stand. Oppure lo si demolisce e se ne rifà uno nuovo, la soluzione più caldeggiata dal team di architetti. Il nuovo Old Trafford però non verrebbe costruito nello stesso punto, ma nei grandi terreni circostanti.

La speranza Ratcliffe

L’amministratore delegato di Popolous Chris Lee ha detto: “Credo che la nuova costruzione potrebbe rivelarsi la soluzione più conveniente. L’esborso è ovviamente il più alto delle opzioni, ma c’è parecchio terreno edificabile lì. Potrebbero continuare a utilizzare il campo esistente mentre i lavori di costruzione sono in corso, il che significa che non diminuiranno i ricavi delle partite”.

 

 

Tra i pareri decisivi ora c’è anche quello di Sir Jim Ratcliffe, proprietario di INEOS, del Nizza e, da qualche settimana anche del 25% delle quote del Manchester United. Dai tifosi viene visto come una salvezza dopo decenni di soli Glazers. Ha già dichiarato di voler stanziare 237 milioni di sterline per le infrastrutture. Ma per la riqualificazione e l’espansione ce ne vogliono almeno 800 (e otto anni di tempo) e per il progetto di demolizione 2 miliardi.

In previsione dei lavori, Old Trafford era stato escluso dalla lista di stadi per Euro 2028. Resta da capire se gli inglesi opteranno per la storicità o per la scelta giusta.

Filippo Rocchi

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