Di nuovo l’Old Firm in campionato, che bellezza. Modi di essere, di ragionare e di vedere il mondo a confronto, proletari e borghesi, cristiani e protestanti di fronte, antagonismo storico sintetizzato alla perfezione in Celtic–Galsgow, un derby in tutto e per tutto. Quattrocentodue confronti, una saga infinita, con l’ultimo capitolo in Scottish Premier League questo pomeriggio, dopo quattro anni di astinenza a causa del fallimento dei Rangers. Un tripudio di cori e colori, gioia agli occhi dei presenti e di coloro che da tutta Europa hanno seguito il match in tv.
Ancora una volta una vera e propria festa di sport, come d’altronde dovrebbe essere ovunque. E pazienza che il risultato penda nettamente da un lato, con i padroni di casa vittoriosi per ben 5-1. Al Celtik Park sorridono e cantano tutti, dal primo all’ultimo minuto, perfino all’uscita dall’impianto. Immagini che fanno bene a questo sport. Nell’arco dei 90 minuti riflettori puntati su Dembelè, autore di una tripletta. Di Armstrong e Sinclair le altre reti del Celtic, mentre è Garner a siglare la rete della bandiera per gli ospiti.
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