E dire che non doveva giocare… Invece la prima magia la regala già al fischio d’inizio: Andrea Cossu c’è! Ha stretto i denti il “maghetto” di Cagliari e ha lasciato il segno, a modo suo. “Porterò l’Olbia in Lega Pro!” la sua promessa il giorno della presentazione. Non poteva certo mancare a Grosseto, per la semifinale play-off, penultimo gradino per poi sperare nel paradiso, il professionismo. Match tirato, di fronte c’è la formazione più forte del girone, insieme alla Viterbese.
Alla fine del primo tempo è uno a uno. C’è bisogno del colpo di genio e Cossu decide di indossare cilindro e bacchetta magica al minuto numero 57. Calcio d’angolo per l’Olbia, Andrea deposita la palla direttamente in rete con un tiro a rientrare, con un pizzico di complicità del portiere Ungaro. Sindrome di Recoba? No, semplicemente l’ennesimo colpo di genio di un giocatore che a 36 anni non ha ancora smesso di fare il fenomeno. Adesso lo aspetta la finale, un derby di fuoco con la Sef Torres, l’altra finalista, e c’è da scommetterci, il “Ribery della serie D” starà già pensando al prossimo giochetto di prestigio.
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