Quindicesima giornata di Eredivisie. Il Vitesse ospita lo Zwolle e
vince 3-1. Uno dei tre gol lo segna Nathan. Centrocampista brasiliano
che nella tragedia della Chapecoense ha perso degli amici. Un dramma
che dunque l’ha toccato da vicino e al momento dell’esultanza si è
inginocchiato, braccia e sguardo al cielo. Per dedicare quella rete a
chi non c’è più. Qualche lacrima e poi via la maglia: sotto ne
aveva un’altra, con il logo della Chape. Da regolamento, l’arbitro
avrebbe dovuto ammonirlo, ma il sig. Kamphius ha deciso diversamente.
Niente cartellino giallo per Nathan. “Sapevo che aveva perso due
amici – ha poi spiegato il direttore di gara ai microfoni di Fox
Sports Olanda –. Ho deciso così subito. Ho pensato: ‘Qualunque cosa
accada, il giallo non glielo do’. E’ stato un evento così terribile.
Ed è stato speciale che abbia segnato e onorato così i suoi amici”.
In merito si è poi
espresso anche il presidente degli arbitri olandesi: “Un arbitro è
una persona in carne e ossa. Naturalmente ci sono delle regole, ma
per noi questa è stata un’eccezione che le ha solo confermate”. Un
bel gesto, quello di Nathan che ha dedicato il gol ai suoi amici
scomparsi, seguito da un altro, ad opera di un arbitro che pur non
applicando le regole alla lettera ha ricevuto comunque la
comprensione del calcio olandese. Tutto in una giornata di Eredivisie
un po’ speciale.
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