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Da Leersum a Como con dedica: Odenthal illumina il Sinigaglia

Nel segno di Cas Odenthal. Con una doppietta del difensore olandese il Como vince la seconda partita in campionato, battendo 2-1 la Ternana. Prima il gol di Antonio Raimondo, poi le due reti dell’olandese di cui il secondo, con il destro dopo uno stop di petto, all’incrocio.

Cas Odenthal (credit: Como 1907)

Dall’Olanda al trasferimento in Italia

Nato Leersum e cresciuto calcisticamente a Utrecht. Il carattere freddo e impostato dell’olandese Cas Odenthal si scioglie nell’abbraccio dei tifosi del Sinigaglia. Più di 150 presenze in carriera nonostante i soli 22 anni. Catapultato in una nuova realtà calcistica non perde tempo, vuole ritagliarsi il suo spazio. Oggi è il leader silenzioso di un reparto difensivo che continua a segnare: attualmente sono quattro le reti sulle cinque totali della squadra. 

 

Si era ripromesso a inizio stagione di segnare il primo gol in Italia, ne ha fatti addirittura due. E il secondo – su geniale intuizione di Kone – è un gesto tecnico da attaccante puro. “È stato davvero un sogno. Ero già contento del primo di testa, ma il secondo, in quella maniera, è stato magnifico.

“Dedico la doppietta a mio padre”

Si dice spesso che le prime volte non si scordano mai. Meglio se condivise con qualcuno. Odenthal, a modo suo, ricorderà di questa giornata per sempre e la dedica è davvero speciale. Dedico la prestazione e la doppietta a mio padre. Era sugli spalti a sostenermi.

 

Un difensore con il vizio del gol e un mea culpa sulla rete dello svantaggio. Odenthal è anche questo: autocritico e responsabile. Come una medaglia dalle due facce. Riservato e introspettivo preferisce far parlare il campo. Contro la Ternana è stata l’eccezione, con la speranza che possa diventare normalità. Leersum e Como non sono mai state così vicine: 978 chilometri di distanza l’una dall’altra, sotto il segno di Cas Odenthal.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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