"L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale – si legge nel nuovo dpcm – e non sono consentite gare e competizioni".
Se, da un lato, saranno tenuti a fermarsi i campionati di Seconda e Terza Categoria (poichè non riconosciuti come "di interesse nazionale o regionale"), dall'altra parte solo questa mattina è stata fatta chiarezza riguardo ai cambiamenti che vedranno coinvolte le scuole calcio.
In seguito alla conferenza stampa del premier Conte, è stato proprio il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a chiarire – per mezzo dei suoi canali social – a spiegare le conseguenze del nuovo dpcm.
"Palestre, piscine e centri sportivi restano aperti!
Proseguono partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre per il livello provinciale, società e associazioni sportive ed enti di promozione proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale, come le squadre di serie A all’inizio della fase due. Per fare un esempio: la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite".
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