Rimontare da 2-0 a 2-2, provarci fino alla fine e non riuscire in quella che sarebbe stata un’autentica impresa, di fronte ad una stagione che resta, comunque, estremamente positiva. Il Novara di Marco Baroni saluta il sogno Serie A, costretto a cedere ad un Pescara capace di imporsi nel doppio confronto nella semifinale playoff di Serie B: l’allenatore della squadra piemontese, al termine del match perso 4-2 all'”Adriatico”, ha commentato così la prova dei suoi.
“Chiaro che la partita dell’andata avesse un po’ segnato un solco, ma ci siamo fatti un applauso e i complimenti: abbiamo fatto qualcosa di straordinario, e sono contento dello spirito con cui abbiamo combattuto. La squadra ha giocato con volontà e con voglia: come già detto gli obiettivi li fa la società e non io, abbiamo raggiunto la salvezza in anticipo e conquistato questa semifinale in modo straordinario. E’ stato un campionato strapositivo”.
“Cos’è mancato? Oggi in campo della linea difensiva di dicembre avevamo un giocatore solo: la fase difensiva parte da tutta la squadra – conclude Baroni – A Bari ce l’abbiamo fatta in 10, mentre oggi essendo andati in svantaggio la partita ci è riuscita molto meno bene. Viola? Quest’anno con noi ha fatto uno dei suoi migliori campionati, purtroppo ha avuto questa pubalgia ed è venuto a mancarci un giocatore davvero importante”.
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