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#NoTeVayasTrapito e “Monumental” in verde: l’iniziativa social per convincere Barovero a prolungare col River Plate

Sarà anche un caso, ma il colore della speranza, il verde, è lo stesso che fa da sfondo alla storia che coinvolge Marcelo Barovero e i tifosi del River Plate. Anni 32, in scadenza di contratto a giugno, il portiere argentino ha recentemente annunciato la sua intenzione di andar via a fine stagione. Cosa c’entra il verde? È il colore della speranza, appunto: quella che i tifosi non hanno (ancora) del tutto perso, l’arma in più per convincere Barovero a restare, a prolungare il contratto, a proseguire insieme senza per forza interrompere un rapporto che dura da oltre tre anni. Ma il verde è anche il colore della sua maglia, della classica divisa da gioco indossata ovunque, soprattutto durante i trionfi, come quelli in Copa Sudamericana e Copa Libertadores, fotografie felici di un rapporto speciale instauratosi con la città. L’idea dei tifosi è tanto banale quanto geniale, intuitiva, diretta: vestirsi tutti di verde in occasione della sfida contro il San Pablo, alle ore 19.30, quasi da trasformare lo stadio Monumental in un prato immenso. L’eco dell’iniziativa è rimbalzato sui social, specialmente suTwitter, attraverso due hashtag (#NoTeVayasTrapito e #QuedateEnRiverTrapito) utilizzati per diffondere la notizia affinché diventasse virale e contagiasse tutti, tifosi e non, invitati a vestirsi di verde senza distinzione tra maglia o camicia. Nel giro di poche ore, in Argentina, il web ha risposto presente: sui social fiumi di fotografie originali, immagini di bambini in posa con la sua maglia, torte di compleanno dal medesimo colore, squadre di calcio vestite di verde con il semplice scopo di dire a tutti “sì, ci siamo anche noi”. Potrà anche esser vano, ma un tentativo ha ugualmente valore: varrà sempre la pena di provarci. Soprattutto se i riscontri sono così ampi e diretti, sinceri e spontanei. E poi, in fondo, qualcuno già immagina la scena: Barovero entra in campo, saluta i tifosi, alza le braccia al cielo e, con stupore ed un pizzico di sana emozione, dipinge nei suoi occhi gli spalti tinti di verde, festanti, che urlano il suo soprannome, come sempre: “Trapito è del River, dal River non se ne va”.Stavolta può accadere per davvero.

A cura di Fabio Tarantino – @FabTarantino_19

Redazione

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