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Nolan, Schirò e Roric: dalla Primavera all’Europa League con l’Inter

Lautaro, De Vrij, Handanovic, Nolan, Roric, Schirò… Aspettate. Chi sono questi? Sono tre ragazzi con storie diverse ma un destino in comune: Vienna, l’Inter.

Maj Roric, Thomas Schirò e Ryan Nolan. Storie di tre ragazzi, che un mercoledì di febbraio si sono trovati in un aereo insieme ad una squadra che vive un momento molto particolare. Orfana (per ora) di Icardi e con un nuovo capitano, Handanovic, che guarda caso è uno dei mentori di Roric, anche lui sloveno come il portiere nerazzurro.

Ma calma, andiamo a scoprirli uno per uno.

Ryan Nolan

Irlandese ma spagnolo d’adozione (anche se vuole giocare solo con l’Irlanda). Ad otto anni si è trasferito in Spagna ed ha iniziato a giocare seriamente, come lui racconta nel corso di un’intervista rilasciata a Inter TV: “Giocavo in un torneo tra province in Spagna, abbiamo giocato a Barcellona e ho fatto molto bene ed è stato lì dove gli osservatori dell’Inter mi hanno visto. Poi ho fatto altre due partite con una squadra della provincia di Murcia, ho giocato bene e l’Inter ha deciso di ingaggiarmi”.

Alto 1.88, difensore centrale, nasce il 17 febbraio del 1999 a Limerick in Irlanda. Cercato e voluto dallo scopritore di talenti Pierluigi Casiraghi, storico osservatore nerazzurro scomparso lo scorso anno. “Casi” lo ha voluto portare a Milano nel 2016, e quando Ryan ha sentito la sua chiamata ha detto subito di sì, senza neanche avvertire i suoi genitori. L’Inter era la squadra che voleva, e non ha esitato neanche un secondo.

Oggi, dopo quasi tre anni da quell’arrivo in Italia, arriva una grande soddisfazione personale, dopo aver già vinto un Viareggio, due campionati e una Supercoppa.

Thomas Schirò

Uno scudetto in meno di Nolan, ma semplicemente perchè è arrivato in nerazzurro l’anno dopo, nel 2017, dal Novara. Classe 2000, mediano ma all’occorrenza trequartista, ama impostare il gioco. I suoi idoli sono Busquets e Pogba, ma segue da vicino i segreti di Borja Valero, un maestro per chi vuole imparare al meglio il ruolo di Schirò.

Papà italiano, mamma francese di origine caraibiche. I genitori si sono incontrati a Novara, la città in cui Thomas nacque diciannove anni fa. Lo sport è un affare di famiglia, la sorella gioca a pallavolo nella Serie A francese (è più grande di tre anni): “Grazie ai miei genitori parlo due lingue e ho la doppia cittadinanza, ma ho scelto di giocare per la Nazionale Italiana, anche perché sono nato il 25 aprile”, scherza raccontandosi a Inter TV.

Maj Roric

Tra l’irlandese e l’italiano, ecco che spunta lo sloveno. Centrocampista classe 2000 molto apprezzato da Spalletti, visto che già in estate lo fece esordire in amichevole contro lo Zenit, a Pisa.

Anche in questo caso, fu Casiraghi a portarlo a Milano nel 2017, lo stesso anno di Schirò. Il suo esempio è Paul Scholes: mancino, calcia bene da fuori area, ma si inserisce anche in area quando può. Spalletti lo ha già studiato e coccolato durante il ritiro estivo, e adesso se lo porta in Austria. Handanovic, neo-capitano nerazzurro, è sloveno come lui. Un punto di riferimento per Roric, e da oggi anche capitano dell’Inter.

Francesco Porzio

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