Il Torino sfiderà la Fiorentina domani sera in un incontro importante in ottica salvezza. Per Davide Nicola è la seconda partita sulla panchina dei granata e sin da subito spiega qual è il suo approccio dopo la partita di Benevento: "Io non vivo di aspettative, ma di entusiasmo e dedizione al lavoro. La gara di Benevento è soltanto la partenza di una corsa. Abbiamo la consapevolezza di poter proseguire con obiettivi chiari e precisi".
Torino e Fiorentina è anche la sfida tra due squadre che sono partite con obiettivi ben diversi. Entrambe hanno cambiato allenatore e ora stanno cercando di tirarsi fuori dalle difficoltà: "La realtà dice che il Torino deve fare un percorso per tirarsi fuori da questa situazione. La Fiorentina è già riuscita a trovare continuità. Io parto dal presupposto dicendo che sono qui da sette allenamenti. La tecnica e la tattica non sono scindibili dalle emozioni, noi dobbiamo quindi lavorare sulle persone".
Nicola, dopo averlo già sottolineato nella conferenza di presentazione, ribadisce su cosa si sta focalizzando al momento: "L’obiettivo come ho già detto è quello di formare un gruppo forte. In questa settimana ricorre l’anniversario dalla scomparsa di Kobe Bryant e lui diceva spesso una cosa: ‘se non siamo noi disposti a credere in noi stessi, non ci sarà nessuno disposto a farlo per noi’. Dobbiamo avere una buona metodologia di lavoro e gli atteggiamenti giusti".
Spazio anche a un'analisi sulla situazione in attacco del Torino. Nicola di fatto si trova due nuovi acquisti: Sanabria, per il quale è stata chiusa ieri la trattativa con il Betis Siviglia, e Zaza, che a Benevento ha segnato la doppietta utile per guadagnare il pareggio in rimonta: "Simone mi ha colpito e il mio unico merito è stato dirgli quello che penso di lui e cosa voglio da lui, poi è stato bravo lui. Io in generale sto insistendo sul fatto che tutti i giocatori devono ritenersi importanti indipendentemente da quanto giocano".
In conclusione a Nicola viene anche chiesto di Nkoulou – su di lui c'è il Parma – e se possa trovare spazio dopo lo stop di Izzo: "Io non sono arrivato un mese e mezzo o due fa, tempo necessario per poter fare scelte un minimo definitive. Io ho fatto sette allenamenti, devo valutare tutti, devo capire chi sta meglio e chi sta peggio. Però poi c’è già una partita che non è una amichevole ma una chance da sfruttare. I ragazzi hanno capito che prima o poi ci sarà una chance per tutti; poi ci sarà chi giocherà di più e chi di meno, è normale, ma tutti devono capire che possono essere importanti".
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