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Empoli, Nicola: “Spero che sia noi sia la Salernitana possiamo salvarci”

Finisce 1-3 la sfida tra Salernitana ed Empoli, match di apertura della 24ª giornata di Serie A andato in scena all’Arechi di Salerno. Gli azzurri passano in vantaggio al 23′ grazie all’autogol di Zanoli, per poi tornare in parità al 69′ con la rete segnata da Weissman. Nei minuti finali gli ospiti tornano in vantaggio con il rigore trasformato da Niang, chiude definitivamente i conti il gol di Cancellieri al 90+4′. Nel post partita, Davide Nicola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN.

Salernitana-Empoli, l’intervista post partita di Nicola

In apertura Nicola ha commentato il peso di questa vittoria: Io non cambio l’idea che ho di queste partite che ci aspettano da qui alla fine. Noi sappiamo che abbiamo iniziato una rincorsa, che abbiamo ad oggi 14 partite alla fine per raggiungere un obiettivo. Partita vinta con merito, bene, difficile, perché abbiamo incontrato una squadra ben messa in campo, che ci ha veramente fatto spendere fino all’ultima goccia di sudore. Ma non è che vincendo una partita noi abbiamo raggiunto l’obiettivo. Abbiamo sicuramente sfruttato la partita per cercare di salire un altro gradino, ma da qua alla fine ne mancano ancora. Mancano ancora tanti punti da fare, quindi a me interessa l’obiettivo finale e soprattutto la concentrazione nella settimana che ci porta a sfruttare la partita che arriva. Perché è vero che devi fare un tot di punti, ma è anche vero che i punti li fai concentrandoti solo sulla partita che devi fare al momento. Quindi oggi abbiamo fatto bene e sono contento per i ragazzi, perché anche in un momento di difficoltà sull’1-1 hanno tenuto bene il campo, ho visto comunque un discreto ordine. Certo dobbiamo ancora migliorare l’intensità delle uscite fuori a pressione, ma quello arriverà con l’adattamento alle richieste che stiamo cercando di fargli.

L’allenatore ha poi respinto l’espressione “grande squadra”: Se fossimo una grande squadra saremmo in un’altra posizione di classifica. Di sicuro vogliamo diventare una squadra brava, proporre e limitare gli avversari. Oggi io ho visto anche tante giocate, per il primo tempo secondo me siamo stati abili a parte magari 5-8 minuti alla fine, dove la Salernitana è uscita fuori, cercando di premere nella nostra metà campo. Ma per gran parte del primo tempo secondo me abbiamo fatto anche un bel calcio, abbiamo creato delle trame interessanti, cose sulle quali stiamo cercando di lavorare. Poi abbiamo avuto un secondo tempo dove chiaramente, giustamente, la Salernitana cercava di raggiungere il pareggio. Quindi in quei momenti lì cadono anche un po’ di preoccupazioni tattiche e si pensa soprattutto ad offendere. Era il momento in cui noi dovevamo stare attenti, concentrati, chiudere bene gli spazi, per poi alternare alle ripartenze una gestione della palla. Non siamo riusciti moltissimo nei primi 20 minuti del secondo tempo, poi loro avevano speso anche tanto e siamo riusciti di nuovo a preparare meglio le giocate. Sono contento soprattutto poi anche per i ragazzi che sono entrati, perché è la dimostrazione di quello che gli dico: non siamo tutti alla stessa forma, perché ovviamente qualcuno arriva da qualche infortunio, qualcun altro si è appena aggregato, però la differenza si può fare anche in 20 minuti. Quindi io sono contento che i ragazzi sanno che possono essere determinanti in qualsiasi momento”.

Dopodiché Nicola ha commentato la scelta di far calciare il rigore a Niang: Il rigore se lo voleva prendere anche Cancellieri, perché ha la personalità per calciare un rigore ed è anche abile a calciare un rigore. La mia decisione ha preferito Niang per diversi motivi, ma ovviamente noi abbiamo 3-4 giocatori in grado di poter cimentarsi in questo tipo di calcio. Mi è piaciuto perché poi dopo ovviamente in questi momenti avere anche la dimostrazione da parte di altri giocatori che vogliono prendersi questa responsabilità per me è una cosa importante”.

L’allenatore azzurro si è quindi soffermato sul contributo che può dare Niang all’Empoli: Non è che lo scopro io M’Baye, ma è un giocatore che ha personalità, che ha comunque qualità nel giocare. È chiaro che è arrivato qua da un campionato diverso, dove è stato un po’ fermo anche per infortuni, però la cosa che ci è piaciuta è che si è messo a disposizione, quindi ha avuto subito voglia di dare una mano alla squadra. Ovviamente con lui c’è da fare un lavoro mirato, che stiamo già facendo. La scorsa settimana non era secondo me in grado di poter sopportare un tot di minutaggio, si è allenato tutta la settimana. Oggi ha avuto la sua occasione, ha dimostrato subito che può darci una mano, ma io tendo ovviamente a considerare che ogni giocatore che ho a disposizione ha caratteristiche e qualità diverse. Ma per quello che dobbiamo raggiungere ovviamente nessuno è più importante di un altro: tutti sono fondamentali, chi più chi meno, chi in certi momenti chi in altri, per dare il loro contributo”.

Infine Nicola ha parlato del lavoro svolto da quando è arrivato a Empoli: “Io di sicuro, anche per chi mi conosce, non è che mi metto a parlare dei colleghi per cui ho una grande stima. Il giorno in cui mi sono insediato in questa società ho ringraziato i precedenti colleghi, perché ognuno ha portato le sue idee, ha portato il suo impegno, quindi bisogna sempre fare tesoro di questo. Io ho portato le mie, poi alle volte si dice che io sono abile in queste situazioni, sono un motivatore. In realtà io penso solo a lavorare in campo, non è che mi metto lì a spendere del tempo a motivare i miei giocatori o a entrargli nella testa perché non faccio lo psicologo, faccio l’allenatore. Ho trovato subito un gruppo disponibile, che ha voluto, attraverso la consapevolezza e i numeri dimostrati, adottare magari strategie diverse. Noi sappiamo che abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare. È chiaro che i risultati ti danno una mano per fare quel lavoro, perché lo certificano, ti fanno lavorare con più entusiasmo. Però ripeto, sai quanta strada c’è ancora da fare?.

Infine Nicola, allenatore della Salernitana fra il 2022 e il 2023, ha espresso le sue sensazioni al ritorno all’Arechi e commentato la difficile situazione del club granata: Io credo che questo lo avessero detto di me e l’avrei proprio disconosciuto. L’ho detto prima della conferenza stampa, per me non sono partite decisive, sono partite che ti permettono di andare avanti nel percorso di lavoro. Quindi la Salernitana ha la possibilità di salvarsi e io personalmente mi auguro che tutti i posti dove sono stato, soprattutto anche in questo, dove mi sono trovato alla grande, dove c’è gente che è passionale, che ha delle qualità, mi auguro che possiamo in qualche modo raggiungere l’obiettivo entrambi.

Redazione

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