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Da piccolo era un predestinato. In A per stupire: Spezia, chi è Nguiamba

La pronuncia è più facile di quanto non possa sembrare. Basta aggiungere una e all’inizio e sarà corretta e lineare: enguiambà. Centrocampista francese classe 1999, Aurélien Nguiamba è a un passo dallo Spezia (sta svolgendo le visite mediche, QUI per le ultime), che potrebbe così rinforzare il suo centrocampo con un ragazzo che nelle giovanili impressionava tutti, anche in nazionale. Arriverebbe a costo zero, dopo che l’esperienza con Nancy si era conclusa a fine giugno scorso (la stagione passata ha disputato 21 incontri ufficiali in Ligue 2).

 

 

Chi è Nguiamba: il profilo

Nasce attaccante, viene provato difensore centrale ma si afferma come centrocampista. È lì che si trova meglio, perché sfrutta le sue qualità fisiche e soprattutto l’occhio da regista che gli permette di avere un grande volume di gioco. Nguiamba gioca a testa alta: riceve palla e sa già dove e a chi passarla, ma è bravo anche in fase di interdizione. I suoi modelli sono Pogba e Verratti: “Sono i due giocatori che osservo di più. Provo a imitarli“. Le sue qualità maggiori sono il passaggio e la tecnica del suo mancino.

 

 

Curiosità

Suo padre Emile, di origini camerunesi, fa il professore di lettere in un liceo di Colmar, la città dove Aurélien è nato e cresciuto. Quando era piccolo, papà teneva un occhio sui compiti dei suoi alunni e l’altro sul figlio che nei campetti del suo quartiere iniziava già a dare del tu al pallone: “Sono stato il suo ‘allenatore’ nei primi anni. Non me ne intendo di calcio, però ho sempre voluto che riuscisse a fare ciò che voleva. Per questo gli stavo dietro“, raccontò.

Poi al suo posto subentrarono gli istruttori e gli allenatori dei suoi primi club: perché da piccolo Nguiamba impressionava e non poco. Tanto che nelle nazionali giovanili della Francia era sempre convocato. Dall’Under 16 all’Under 20 è sempre stato presente, in ogni competizione, portando spesso anche la fascia di capitano. A centrocampo comandava lui. Poi la sua ascesa si è un po’ frenata a causa di qualche piccolo problema fisico che gli ha fatto perdere anche il treno della nazionale: “I problemi sono arrivati nel momento giusto: mi faranno crescere. Prima ero in una zona di comfort perché tutto procedeva al meglio e in maniera naturale. Ora devo raddoppiare il lavoro per ripartire nel migliore dei modi“, aveva detto qualche mese fa. 

 

 

Il Nancy lo ha lasciato partire a costo zero ma non a cuor leggero, come potrebbe sembrare. Il club, infatti, colpito come tutti dalla crisi economica causata dalla pandemia, non si è potuto permettere di riproporgli un rinnovo. La stessa e identica sorte è toccata all’ex compagno di squadra Christopher Wooh (anche lui partito in estate a zero da Nancy) che adesso si è subito imposto da titolare al Lens (2° in Ligue 1, dietro al PSG), con grandi risultati. Thiago Motta spera nello stesso esito con Nguiamba. Il giovane francese ora è pronto alla verifica della Serie A con lo Spezia. Per rilanciarsi dopo i problemi degli ultimi anni. Papà (e prof) Emile sarà ancora lì ad aiutarlo.  

Cosimo Bartoloni

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