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Il ‘’nuovo futuro’’ della Saudi League: alla scoperta del NEOM Sports Club

Galtier (Imago)

Appena promossa nella massima serie saudita il NEOM, squadra allenata da Galtier è pronta a diventare una delle potenze del campionato e uno dei simboli di una futura megalopoli

Da circa un paio d’anni il calcio – e più in generale lo sport – saudita ha avuto una crescita esponenziale, cercando di diventare cartina tornasole di un Paese che almeno apparentemente vuole mostrarsi migliore agli occhi del mondo. Da leggende come Cristiano Ronaldo, Benzema e Kanté, fino a giocatori ancora nel pieno della carriera come Theo Hernández, Rúben Neves e João Félix, hanno tutti ceduto al fondo PIF.

Il Public Investment Fund è il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, che dal 2023 controlla le maggioranze societarie del Newcastle e delle quattro squadre più blasonate in patria (Al-Hilal, Al-Ahli, Al Nassr e Al-Ittihad). Ma la visione del fondo è ben più ampia, e la parola visione non è utilizzata a caso. Nel 2016, infatti, il Principe ereditario Mohammed bin Saiman annuncia la nascita di un progetto chiamato “Vision 2030”, che ha l’obiettivo di diversificare l’economia saudita, facendola diventare indipendente dal petrolio, rendendo più inclusivo il Paese e investendo pesantemente nello sport.

Un ulteriore anello di congiunzione tra sport e sviluppo del Paese è un progetto estremamente all’avanguardia annunciato nel 2017 e che ha visto i primissimi risultati quest’anno, ovvero il progetto NEOM. L’obiettivo principale è costruire e terminare entro il 2039 una mega-città futuristica verticale nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, chiamata The Line. Città che avrà al proprio interno uno degli stadi che ospiterà il Mondiale 2034 e che dovrebbe arrivare ad avere una popolazione di circa nove milioni di persone.

La parola NEOM nasce dall’unione tra greco e arabo, e in italiano può essere tradotta come “Nuovo futuro”, che avrà anche una squadra da poco acquistata dal PIF e che si appresta a diventare velocemente una big, il NEOM SC.

Il NEOM: squadra senza città e tifosi

The Line prenderà vita – sempre se la prenderà interamente – nel corso degli anni, ma paradossalmente ha già una squadra di calcio. Il 5 giugno del 2023 il Ministero dello Sport saudita annuncia l’acquisizione da parte della società NEOM dell’Al-Suqor, squadra di terza divisione. Il 24 dicembre viene poi annunciato il cambio di nome in NEOM Sports Club. Che i piani fossero ambizioni lo si capisce subito, perché come amministratore delegato del club viene nominato Moaath Alohali, che pochi mesi prima era riuscito a portare Steven Gerrard e Jordan Henderson nell’Al Ettifaq. Nella stagione 2023\2024 si contano 21 vittorie su 30 e si ottiene subito la promozione in seconda divisione.

Nell’estate 2024 poi arrivano ben sedici giocatori in prestito o a titolo gratuito dalle big di Pro League tra cui il senegalese ex Juventus e Galatasaray Mbaye Diagne, l’egiziano Ahmed Hegazi, il guineense Alfa Semedo, i brasiliani Carlos Junior e Romarinho, i nazionali sauditi Al-Breik e Al-Hassan oltre al grande colpo di gennaio Saïd Benrahma dal Lione. Alla guida della panchina viene scelto Péricles Chamusca, ormai reduce da un’esperienza quasi decennale nel calcio saudita. Inutile dire che la superiorità è stata schiacciante, e alla fine di questa stagione è stata festeggiata la promozione in massima divisione nello stadio che ospita le partite ‘’casalinghe’’ della squadra: il King Khalid Sport City Stadium di Tabuk (a 178km da dove sorgerà The Line), con i suoi 12.000 posti a sedere quasi sempre interamente e desolatamente vuoti.

Alexandre Lacazette, attaccante del NEOM ed ex Lione (Imago)

Due ‘’generali’’ per competere immediatamente

Dopo aver salutato alcuni dei protagonisti della promozione, tra cui il capocannoniere della squadra Carlos Junior (16 gol in Division 1), la società ha deciso di affidare la panchina a un allenatore che di calcio internazionale se ne intende. Il 5 luglio è stato infatti annunciato l’arrivo di Christophe Galtier dopo l’esperienza in Qatar, all’Al-Duhail.

Si sa, gli allenatori con la nomea di generale hanno bisogno di qualcuno che generale lo sia in campo. Detto fatto, perché dal Lione arriva un bomber che, come soprannome, ha sempre avuto quello di ‘’General’’: Alexandre Lacazette. Le chiavi della porta sono state consegnate al polacco Marcin Bulka (ex Nizza), mentre a centrocampo sono arrivati la forza e il dinamismo del classe 2004 Amadou Koné dal Reims. Primissimi colpi per una squadra neonata, ma che vuole scrivere al più presto il nuovo futuro del calcio arabo.

A cura di Cristian Viscione

Redazione

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