“Io sono amico di Sheringham, se a lui non piace, non piace nemmeno a me. Così con un solo tackle ho spezzato le gambe ad Andy Cole, ma volevo romperne solo una”. Così ha chiosato Neil Ruddock, ex difensore centrale molto… inglese negli approcci e negli interventi con gli avversari. Poco tatto, poca tattica, tanta… grinta. A volte troppa, come nel caso del fallo che lo ha reso più famoso. Quell’intervento su Andy Cole che spezzò entrambe le gambe all’attaccante del Manchester United, quando Ruddock giocava nel Liverpool. Partita del campionato riserve e un’entrata sconsiderata che ha disintegrato l’avversario. E alla base di quest’odio ci sarebbe il rapporto non idilliaco tra Cole e Sheringham proprio ai tempi dello United.
In un’intervista rilascaita a talkSPORT, l’ex difensore ha ammesso per la prima volta che non si è trattato di un problema del terreno di gioco, ma che la sua intenzione era effettuare un’entrata che facesse male. “In generale, mi piaceva molto prendere a calci Cole. So che non sono parole intelligenti, ma con un tackle gli ho spezzato entrambe le gambe. Non era mia intenzione farlo, volevo rompergliene solo una“.
“Fu fantastico, anche se so che non sembrerò intelligente nel dirlo, ma l’occasione era perfetta e l’ho decisamente distrutto”. E pensare che nel 2010 Cole aveva dichiarato che: “Nonostante il dolore e la frustrazione non ho mai pensato che Ruddock fosse entrato per farmi male”.
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