È nota come “sosta Nazionali” ma per alcuni giocatori è tutto tranne che un periodo di pausa e relax. Quando ormai ci si avvicina sempre di più alla ripresa del campionato di Serie A, i giocatori che hanno risposto alle chiamate dei rispettivi CT tornano pian piano ad allenarsi con i club.
Non solo i tanti infortuni rimediati, come quelli di Calhanoglu, Vlahovic e Cabal. Da prendere in considerazione ci sono anche le migliaia di chilometri che i giocatori sono costretti a viaggiare per raggiungere la propria Nazionale. Il calciatore al primo posto ha viaggiato più di 30 mila chilometri.
Sono ben 146 i calciatori di Serie A che hanno risposto alla chiamata delle rispettive Nazionali, ovviamente senza contare anche i più giovani convocati in Under21 e Under19. Ogni squadra di Serie A, nello specifico, ha “perso” almeno un proprio calciatore. A comandare la classifica l’Inter con 15, in ultima posizione invece il Monza, che ha visto partire solamente Daniel Maldini.
Il viaggio per raggiungere il proprio centro tecnico federale, però, non è sempre facile come per i calciatori europei. I calciatori sudamericani e gli asiatici, infatti, sono costretti ogni volta a coprire distanze lunghissime nel giro di pochi giorni. Un esempio? Zion Suzuki, portiere giapponese del Parma che in questa sosta ha viaggiato ben 33000 chilometri.
A seguirlo in questa particolare classifica, poi, troviamo Mathew Ryan della Roma (32000), poi Danilo, Lautaro e Pulisic tra i 21 e i 25 mila. Calciatori che sistematicamente tornando a disposizione dei propri allenatori sempre tra gli ultimi.
A colpire a primo impatto, sicuramente, è la grande differenza di chilometri percorsi dai due attaccanti titolari dell’Inter, Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Se il Toro argentino ha viaggiato infatti 24700 chilometri, infatti, il francese ne ha coperti solo 1300, venendo anche facilitato dalla sfida Italia-Francia giocata a San Siro.
Una differenza di ben 23400 chilometri, che potrebbe anche aiutare a spiegare la differenza di rendimento al rientro con i club. Il 10 nerazzurro, però, ha approfittato di questa sosta per raggiungere Diego Armando Maradona per gol segnati con l’Argentina, ben 32. Un traguardo che potrebbe dargli la carica giusta per i prossimi impegni di campionato. Nonostante i viaggi omerici.
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