La Serie B si conferma, come spesso è stata nel corso della sua storia, un campionato importantissimo per la crescita dei giocatori. Come riportato dalla stessa LegaB, la Nazionale italiana vanta un grandissimo numero di giocatori passati dal secondo campionato italiano.
Per la precisione, da quando Luciano Spalletti è stato nominato commissario tecnico, dei 43 giocatori convocati, ben 28 hanno disputato almeno una stagione in Serie B. Il 65;12%. Una rampa di lancio fondamentale per l’inizio della propria carriera per molti giocatori.
I ventotto azzurri passati dalla Serie B, si distinguono dodici che allora erano di proprietà delle società di B, come Jorginho al Verona, con il quale è partito dalla B per arrivare poi in Serie A, o Berardi al Sassuolo, o caso ultimo quello di Federico Gatti, che grazie alle buone prestazioni al Frosinone è stato acquistato dalla Juventus, mentre i restanti quindici hanno giocato in B in prestito da squadre di A. Sono i casi di El Shaarawy, che a Padova si mise in mostra prima di tornare prima al Genoa, quindi al Milan, o un giovanissimo Barella che il Cagliari mandò a Como a farsi le ossa.
Un mix quindi, di formazione e valorizzazione, quello rappresentato e offerto dalla Serie B, da cui molti, moltissimi club attingono per lo sviluppo dei propri giovani, come molti di questi, che a giugno disputeranno gli Europei in Germania.
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