Una mattinata speciale, vissuta a stretto contatto con i ragazzi detenuti al carcere minorile di Nisida, insieme al ministro della Giustizia Orlando. E’ quella che hanno trascorso Marek Hamsik, Dries Mertens e Leonardo Pavoletti: e i ragazzi non hanno perso l’occasione per rivolgere alcune domande ai giocatori del Napoli.
A Pavoletti è stato chiesto il perché della scelta della maglia n.32. Niente 9 quindi, ecco il perché: «Non ho mai voluto il 9, il 32 è un numero che ricorre nella mia vita e
per questo l’ho scelto. Quando giocherò? Non con la Sampdoria, ma martedì in Coppa
Italia». Poi è toccato a Mertens: i ragazzi gli hanno chiesto di non lasciare Napoli… inevitabile quindi una domanda sul rinnovo, ma il belga non si è sbilanciato: un gesto con la mano e «Niente ancora».
Infine Hamsik, che da capitano ha voluto lasciare anche un messaggio significativo: «Amo molto questa città. Quando perdiamo bisogna rialzarsi, come deve essere per voi nella vita». Un messaggio recepito dai ragazzi, che prima di lasciare andare i loro idoli hanno cantato insieme a loro l’inconfondibile coro della curva, “Un giorno all’improvviso”.
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