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Napoli comitiva del gol: gli azzurri di Gattuso come il City di Guardiola

Di fioretto e di spada, prima col sinistro vellutato di Fabian Ruiz poi con il destro più violento di Victor Osimhen. Il Napoli che sbanca Genova e batte a domicilio la Sampdoria si prende la scena con la sua comitiva del gol, con la punta nigeriana che trova la quinta rete in stagione e con un dato a comprovare la bontà della rosa affidata a Gattuso: quella azzurra è una delle sole due squadre a vantare sei giocatori con almeno cinque gol segnati in questa stagione nei Top-5 campionati in giro per l’Europa.

Ci erano già arrivati il capitano Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Matteo Politano, seguiti da Lozano e Zielinski. Oggi si è preso la scena anche il nigeriano ex Lille, l’uomo dell’ultimo mercato estivo, tradito durante la stagione da una spalla troppo fragile e da un processo di ambientamento che solo ora sembra dare i propri frutti. Un segnale di come tutti, nella squadra di Gattuso, siano protagonisti, delle chances concesse durante l’anno e della profondità di un roster che – per vari problemi – difficilmente l’allenatore calabrese ha potuto sfruttare durante l’arco di una annata che è sembrata spesso un’altalena impazzita.

Osimhen e Mertens sembrano essere tornati definitivamente al loro livello, pronti a una staffetta che può anche funzionare quando entrambi sono in campo. Lozano sta recuperando il terreno perso in un mese d’infermeria e Zielinski continua nel processo di crescita che l’ha portato al ruolo di leader. E altri azzurri come Andrea Petagna (4 gol) sono ad un passo dall’aggiungersi alla rinomata lista.

L’altra squadra europea ad essere riuscita in questa statistica è il Manchester City, l’armata di Guardiola che sta per aggiudicarsi la Premier League grazie alle prodezze di De Bruyne, di Gabriel Jesus e Mahrez, del giovane Foden, di Sterling e di un ritrovato Gundogan. Il finale di stagione non sarà per forza di cose uguale, ma i segnali del futuro non possono non sorridere agli azzurri di Gattuso.

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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