Sembrava un remake degli anni scorsi: Napoli-Spezia, senza troppe emozioni, con gli azzurri incapaci di sbloccarla e con i liguri pronti allo scherzetto come accaduto due anni fa e nella passata stagione. E invece, stavolta il tabù Spezia si rompe sul destro di Giacomo Raspadori, tra i nuovi volti azzurri, titolare nel pomeriggio del Maradona e finalmente decisivo.
Sul più bello, quando tutto sembrava finito: cross, anzi meglio una palla vagante, che dalla destra del campo taglia il campo e buca tutte le gambe. L’unica che va all’impatto è la destra di Jack, prima punta all’occorrenza oggi perché il compagno Osimhen ne avrà per un po’ e Spalletti lo lancia preferendolo a Simeone in quel ruolo.
Primi, almeno per una notte, in attesa dell’Atalanta che completi il turno. Il Napoli zitto zitto si ritrova in vetta, fatica ma si porta a casa tre punti che sono pesantissimi grazie al gol di uno dei “nuovi” azzurri, l’uomo arrivato alla corte di Spalletti per sostituire il partente Mertens. Mica poco. Non è una partita eccellente la sua, a dir la verità: da prima punta è poco assistito, sembra mancare ancora qualche meccanismo con i compagni, poi Spalletti lo sposta a sinistra con l’ingresso di Simeone ma è stanco, sbaglia troppo, è in deficit di energie. Poco prima del gol sbaglia la giocata sul lato e regala il calcio da fondo allo Spezia.
Il pubblico del Maradona rumoreggia, Spalletti pensa di sostituirlo, ma lui sembra non pensarci nemmeno e fa gol. La sua migliore qualità. “È pazzesco, ho ancora i brividi, è impressionante segnare sotto la Curva. Era importante fare tre punti, siamo stati poco lucidi in alcuni momenti ma ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti alla fine a portarla a casa. È tra le emozioni più belle della mia carriera. Ora dobbiamo continuare a lavorare, in queste partite sono i dettagli a fare la differenza”.
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