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Napoli, Spalletti: “Partita meritata? Non voglio commentare le parole di Mourinho”

La rete nel secondo tempo di Victor Osimhen regala al Napoli la vittoria contro la Roma. La formazione azzurra guadagna altri tre punti e mantiene quindi il primo posto in classifica. Al termine della partita l’allenatore azzurro Luciano Spalletti è intevenuto ai microfoni di Dazn.

 

 

Napoli, le parole di Spalletti

Partita meritata? Non lo so, non voglio andare a commentare le parole di Mourinho – ha esordito Spalletti. E’ stata una partita piena di trappole che la mia squadra l’ha interpretata benissimo. Abbiamo sbagliato qualche possesso facile ma poi è andata a scavare delle situazioni che ci potessero portare dei vantaggi, come due tre occasioni da gol tra cui quella della vittoria”.

 

 

Sul Osimhen: Abbiamo bisogno di lui per fare queste accelerazioni improvvise che solo lui ha. Quando avrà messo a posto alcune emozioni sarà fortissimo. Qualche volta vuole attaccare da solo, senza pensare ai suoi compagni, ma lui è fisico e forte. Per le palle inattive è fortissimo, di testa è tra i più forti che io abbia mai visto“. Su Kim:E’ una certezza, una roba micidiale. Ha velocità e attenzione, una supremazia fisica“.

 

 

La rosa del Napoli è più competitiva? La rosa numericamente è quella dell’anno scorso, in alcuni ruoli non abbiamo il doppio. Ma quest’anno tutte le squadre sono così, di 23/24 giocatori da cui si può attingere. Questa sera avremmo avuto bisogno di un giocatore più fisico, ma la mia squadra è forte. Per bravura della Roma oggi abbiamo tenuto meno la palla”.

 

 

Spalletti in conferenza stampa

“C’è soddisfazione, c’era soddisfazione nello spogliatoio perché l’abbiamo vinta come pensavamo di poterla vincere. La squadra doveva saper sfruttare quelle poche occasioni che la Roma avrebbe concesso. Per queste questo c’era da stare attenti a non cadere nelle trappole che ci avevano preparato e magari sbagliando qualche palla in più rispetto a quanto siamo abituati ma mantenendo sempre un ordine che non ha permesso alla Roma di sfruttare queste trappole che aveva seminato per il campo. Osimhen? Il gol è un pezzo di bravura da calciatore top, quale lui è. L’errore di 5 minuti prima è un pezzo di non bravura. L’ha calciata benissimo. Ho visto un Osimhen cresciuto stasera. Ha pulito qualche pallone sulla pressione dei calciatori della Roma, li ha giocati bene e ha permesso di sviluppare tante azioni. Poi si è fatto trovare pronto in molte incursioni. Ma il gol è eccezionale. E va sottolineato che Politano gliel’ha messa benissimo. E’ stata una giocata di tempi e di qualità che ha premiato la squadra. Abbiamo saputo interpretare la partita e sfruttare quei pochi episodi che la Roma ci ha concesso. 

 

 

Ci sono settimane in cui si va al campo e si dicono determinate cose. Si prova a far crescere la squadra e a metterla in condizioni di giocare un calcio di qualità. Gaetano e i sostituti? Per me l’incertezza della partita rendeva più complesso decidere i cambi perché ero tentato di mettere Raspadori a un certo punto, poi di lasciare il sistema di gioco com’era. Anche stasera però i comportamenti della panchina, la concentrazione con cui seguivano l’andamento della partita, li ha aiutati a saperla interpretare bene quando sono stati chiamati. Abbiamo una squadra molto coinvolta, tutti conoscono la bravura e la qualità dei compagni. Gaetano è entrato, ha fatto enne alcune cose, si è fatto trovare sorpreso da alcune situazioni in cui non ha scelto il meglio. Ma questi ragazzi sono forti e finché si allenano così possiamo usare le loro qualità. Undicesima vittoria? Dà il segnale di aver vinto 11 partite con la prossima che sarà ancora più difficile per quello che si porta dietro. Perché involontariamente le nostre vittorie rafforzano il prossimo avversario, dal punto di vista di non voler fare brutte figure. Noi dobbiamo restare lucidi e puliti. Ci sono ancora tantissime partite. Un titolo per la stagione del Napoli finora? “I titoli non si vincono dopo 11 partite”. Questo è. Dobbiamo mantenere i piedi per terra. Zero presunzione, zero atteggiamenti da fenomeni. Si va, si mangia il panino in treno e si ricomincia per farci trovare lucidi e a puntino come un giradischi di quelli vecchi”. 

Redazione

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