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Napoli, Spalletti: “Futuro? È tutto chiaro, è tutto definito. Dobbiamo soltanto dirlo”

Il Napoli batte 3-1 l’Inter nella gara delle 18 della 36a giornata di Serie A, grazie ai gol di Anguissa, Di Lorenzo e Gaetano, mentre per i nerazzurri aveva segnato Lukaku la rete del momentaneo pareggio. 

 

Napoli, le parole di Spalletti dopo la vittoria contro l’Inter

“TuttoC’è soprattutto la qualità del gioco che ci ha contraddistinto perché poi stasera diventava stimolante per i giocatori: oggi avevano davanti una finalista di Champions, e che ci è arrivata meritatamente per quello che si è visto. Volevamo dimostrare che quello che avevamo fatto in campionato non era figlio di un periodo, ma la qualità evidenziata per tutto una stagione e l’Inter non l’avevamo battuta all’andata: diventava importante anche per i numeri, il miglior attacco, la miglio difesa…”, così Luciano Spalletti a DAZN. “La squadra non ha bisogno di niente e di nessuno. E’ stata costruita bene da De Laurentiis e da Giuntoli: hanno fatto degli investimenti corretti e mirati su ragazzi giovani, che poi sono diventaati un corpo unico. Questo ha fatto un po’ la differenza. Dietro a questi ragazzi c’è cuore, sacrificio, autostima che fa sempre la differenza per mettere il muso davanti a tutti. Diventa facile con una squadra con questi valori, poi ci sono quei giocatori che un allenatore non vorrebbe mai perdere. Il capitano dei calciatori che uno non vorrebbe mai perdere è Di Lorenzo”. 

 

 

Su vivere questi giorni a Napoli: “A essere nella mia posizione adesso è tutto faciile. La gente ti riempie di amore, affetto e carezze, io ambivo a questo e ora l’ho vissuto: questa è la cosa più bella che mi potesse accadere”.

 

 

Sul nervosismo di Osimhen: “L’esigenza è quella che deve fare il centravanti e lo ha sempre fatto, per cui da tutti abbiamo quell’esigenza. Lui si può arrabbiare, ma non può essere sempre colpa dell’allenatore che cambia. Gli attaccanti hanno il gol che fa la differenza, ma poi ci sono i difensori e il portiere che non vogliono prenderli. Quella è la scappatoia che può dare maggior evidenza. Se uno va al di sotto delle proprie possibilità e questa settimana aveva iniziato con l’influenza, poi si è allenato a mezzo servizio e sabato mattina aveva da fare la patente a Roma…Poi ci sono gli altri che hanno tirato la carretta e una volta si può anche uscire a 25 minuti dalla fine. Quando non c’era in Champions League e Simeone ha fatto gol, non ce lo vogliamo dimenticare. Quando ho sostituito lui e Kvara che si stava stirando ho sentito subito… Ma abbiamo Raspadori, un giocatore fortissimo come Gaetano che non ho mai fatto giocare. Vedrete che carriera farà Gaetano. Poi voi avete la convinzione che senza uno non si può giocare, che il possesso palla non conta e invece conta perché fai spendere energie all’avversario: il calcio non è facile, è facilissimo, lo sanno tutti: non si dice nulla di particolare, ma è anche difficile. Se qualche volta riesci a trovare la soluzione con un calcio un po’ più difficile poi si vede la differenza a fare un calcio propositivo e non di attesa che è più facile perché c’è solo da stare fermi e schermare. Con 50 metri di campo alle spalle c’è da vedere quando bisogna scappare. Rrahmani e Kim hanno nella testa che ce la fanno da soli, non hanno bisogno degli altri contro chiunque, poi è chiaro che ci saranno giocatori che ci prenderanno dei vantaggi, ma giocare come abbiamo fatto oggi è una soddisfazione”. Sul futuro: “Non sto aspettando niente, è tutto chiaro, è tutto definito. C’è soltanto da dirlo, e abbiamo convenuto con De Laurentiis nell’aspettare a dirlo. Non so quanto manca, ma è tutto chiaro. Fuochino, fuocherello, acqua: non vi inventate nulla, perché è tutto definito, non c’è stata alcuna trattativa. Da quella cena siamo usciti con tutto a posto”.

Redazione

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