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Napoli, Sarri: “Non parlo di Higuain. Ci considerano da quarto/quinto posto”

Tanta attesa per il debutto del Napoli, in particolare dopo la cessione di Gonzalo Higuain, del quale però Maurizio Sarri preferisce non parlare. Dalla sfida contro il Pescara, alle chances di Gabbiadini passando per la lotta scudetto. Tanti i temi toccati dall’allenatore ex Empoli in conferenza stampa: “Vogliamo dare il 101% in questa stagione, nella griglia di partenza veniamo considerati una squadra da quarto/quinto posto e vogliamo cambiare l’impressione che c’è su di noi. La Juventus ha un enorme vantaggio su tutti, il divario sulla carta si è allargato ma nella realtà fortunatamente le cose possono andare in maniera diversa. Non mi è andato bene che qualche dirigente della Juventus abbia parlato di Higuain quando era un nostro giocatore. Ora che non è più con noi, non ne voglio parlare.  Non sono io ad averlo reso il migliore attaccante del mondo″.

Sul Pescara: ″E’ una squadra bene organizzata grazie al lavoro del suo allenatore, sono in salute e con tanto entusiasmo. Non dovremo sottovalutare la sfida, che sarà difficile: spero che il terreno di gioco sia in condizioni migliori rispetto a quelle che ho visto in Coppa Italia. Non deve essere un alibi, ma dico questo per il bene del calcio: se questa è la situazione, non possiamo meravigliarci di non riuscire a vendere il nostro calcio all’estero″.

Sulle soluzioni per sostituire Higuain e sugli attaccanti a disposizione: ″Per sostituire Higuain dovremo trovare soluzioni diverse. Lo scorso anno abbiamo segnato con 17 giocatori diversi, ma la sua presenza era molto importante. Mertens, Callejon e Hamsik possono fare di più, poi abbiamo Gabbiadini e Milik che hanno sempre segnato: è importante avere tenuto tanti giocatori, il nostro obiettivo è lanciare anche i 22enni che hanno grandi prospettive. A gara in corso posso anche cambiare modulo, dall’inizio lo escludo perché rinuncerei a giocatori importanti. Mi è dispiaciuto vedere che i giornali hanno messo costantemente Gabbiadini sul mercato: credo che sia un giocatore che ci possa dare molto e con tantissimi gol nei piedi, ha molte possibilità di rimanere qui″.

″Gabbiadini è più bravo di Milik – ha proseguito Sarri – ad attaccare la profondità, ma non dobbiamo diventare pigri e abbandonare Manolo come accaduto a Berlino nel primo tempo. Entrambi hanno bisogno di supporto: noi eravamo abituati a Higuain, che ci dava ampiezza, ora dovremo giocare più stretti. Zielinski è molto forte tecnicamente, ma non riesce a trasformare in rete la sua potenza: segna meno di quanto potrebbe, ma è pur sempre un ragazzo di 22 anni″.

″In difesa la squadra è cresciuta rispetto allo scorso anno, spero di avere delle certezze in più ma non possiamo dare nulla di scontato. Tonelli è arrivato con questo problema che continua ad affliggerlo, mentre Koulibaly è straordinario ma non sempre mostra le sue qualità. Per noi la difesa è una zona di campo delicata anche a causa della Coppa d’Africa che è una competizione devastante″.

″Hamsik non ha velocità di pensiero ma per il resto è un fuoriclasse, mettendolo regista lo limiterei, a Valdifiori manca un po’ di fisicità perché per capacità di verticalizzazione è uno dei migliori. Non mi aspetto nulla dal mercato, arrivando dai dilettanti sono abituato a lavorare con quello che ho e a migliorare i giocatori a disposizione″.

″L’amore che si ha in questa città non ha eguali nel mondo, ma a volte si pretende tutto e subito e questo spesso non è possibile. Serve avere pazienza. Non sono io il fuoriclasse del Napoli, posso dare organizzazione ai giocatori ma certi valori li mettono in campo loro. La perdita di Higuain non deve essere un alibi, dobbiamo convinti di essere forti e spero che ognuno dia il 5% in più di quanto ha dato lo scorso anno. Un grande allenatore comunque non può colmare interamente il gap, al massimo garantisce 5 punti in più alla propria squadra″ ha concluso Sarri.

Redazione

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