Il miglior gioco d’Europa? Per molti il Napoli è la squadra più bella e i complimenti arrivano anche da oltre i confini italiani. Merito di Maurizio Sarri, che nel giro di due anni è diventato uno degli allenatori italiani più apprezzati: quali sono i suoi segreti?
“Sarri è un uomo innamorato del calcio, in modo quasi totalitario” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport –“Ma anche esigente: perché quando mi è capitato di vincere qualche partita nella quale non m’ero divertito, ed è successo, sono uscito dal campo insoddisfatto. Visti i segnali di crescita del Napoli, c’è da essere ottimisti sul futuro. Quando ricomincia un campionato, si riparte da zero. E’ vero, vale ciò che abbiamo realizzato, i record ed anche la magia d’un pubblico che ha sempre gradito, ma sappiamo anche che ad agosto le milanesi dovrebbero tornare. Cinesi o De Laurentiis? E chi volete che scelga se non Aurelio, con cui ci litigo, ci faccio pace, poi ci rilitigo e poi ci ridiamo su?“.
Su Dries Mertens: “Ha stupito chiunque, anche me, forse pure se stesso. Sarebbe piaciuto a tutti quanti noi vederlo in cima alla classica dei cannonieri, un premio che avrebbe meritato. Insigne? Sta diventando un calciatore di livello europeo, anzi mondiale: ha strumenti tecnici straordinari ed ha cominciato ad incidere in maniera secca pure nelle partite. Milik? E’ un libro ancora tutto da scrivere, credetemi. Arek è stato capace di arrivare ed impossessarsi subito del ruolo di erede di Higuain. L’infortunio l’ha fermato rovinosamente, ci ha spinto a cambiare, ci ha fatto scoprire le qualità di Dries e poi, nel tempo, ci ha spinto ad accelerare il rientro di Arkadiusz. Milik deve stare bene e noi abbiamo fatto poco per farlo stare benissimo, perché abbiamo pensato potesse guarire in tempo-record“.
Reina partirà? Sarri la pensa diversamente: “E’ fondamentale anche nel modo di pensare: è un uomo fedele, che sposa l’allenatore, e questo sentimento Pepe lo porta con sé nello spogliatoio. Può avere anche fatto qualche errore, però i piedi che ha lui non li ha nessun altro portiere al mondo“. Su Juventus-Real Madrid: “Mi viene il sospetto che la fortuna non esista, visto che ci sono toccate in dono entrambe. E riflettendo su sabato sera, ho il timore che una sfida del genere possa esplodere solo con un episodio“. Il calcio italiano sta cambiando: “Accadrà presto che il successo apparterrà a chi segnerà di più. La tendenza sta cambiando, va crescendo l’espressione offensiva e gli equilibri sono in evoluzione. Magari non siamo ancora pronti verso questo nuova tendenza statistica, ma succederà”.
Sogno di mercato: Higuain, Messi o Cristiano Ronaldo? Sarri ha già i suoi fenomeni: “Ma scusate io ho il miglior attacco, con quegli interpreti, e vado a cercare un altro attaccante?”.
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