Poche idee, confusione, brillantezza di gambe limitata: niente da fare, il Napoli non c’è stato. Non era la solita orchestra del campionato, tra scarabocchi difensivi e una partita trasformata in una salita piena di ostacoli. Brutta. Proprio come confermato da Sarri nel post partita: “Approccio difficile. Abbiamo reagito più di nervi che di logica, rischiando e mettendoci in situazione pericolose. Abbiamo pressato non benissimo in zona alta, c’era troppa distanza, con un approccio diverso e più determinazione potevamo tenerli dentro la loro metà campo con più continuità. Mertens è un giocatore straordinario ma ha bisogno di freschezze, non può fare 45 partite in una stagione. Il playoff è stato dispendioso dal punto di vista mentale, averlo superato ci ha provocato una sorta di appagamento. Hamsik non è brillantissimo, succede un po’ a tutti i giocatori, ma è un giocatore al quale si chiede tantissimo. A breve ci ripagherà sicuramente, ha bisogno di tanto tempo per andare nelle condizioni ideali. Non ci dobbiamo scordare che abbiamo perso 2-1 in casa con la testa di serie del girone. Siamo tornati sulla terra. La scelta di Milik è stata fatta per delle condizioni fisiche. È la terza partita di fila in cui sbagliamo approccio. In campionato siamo riusciti a rimediare ma qui, a questi livelli, dopo 20 minuti così scadenti in avvio era davvero difficile invertire la rotta. Non abbiamo pressato bene in zona d’attacco e di conseguenza abbiamo perso le distanze”.
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