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Spalletti: “Giusto tenere conto della voglia di tutti. A Mou ho regalato un Pulcinella”

Diciassettesima vittoria in venti giornate, 53 punti e primato solitario a +13 sulla seconda classificata: il Napoli non si ferma più. Superata anche la Roma di Mourinho con un gol di Giovanni Simeone all’86º minuto: è 2-1 al novantesimo. Non può che essere soddisfatto Luciano Spalletti, intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-partita: “Queste partite le vinci se fai vedere di essere determinato a vincere dal magazziniere all’ultimo della panchina”. 

Napoli-Roma, le parole di Spalletti

A decidere la gara è stato Simeone, entrato nel secondo tempo, a dimostrazione di come Spalletti possa contare su tutta la sua rosa per cambiare le partite: “Sono partite complicate, ma quelli che sono entrati hanno dimostrato che la partita la stavano già giocando dalla panchina: è una qualità fondamentale per la nostra squadra” ha spiegato l’allenatore analizzando l’ingresso in campo dei subentranti. Se non sono tutti sul pezzo nel lavoro quotidiano e vogliosi di giocare insieme e non di rubare il posto diventa difficile”. 

 

“Non si può sempre far giocare i soliti in queste partite dimenticando il lavoro settimanale degli altri. Bisogna tenere conto anche di quella che è la voglia di dimostrare di tutti, di mettere a disposizione le qualità. Altrimenti non siamo allenatori completi” ha proseguito. “Raspadori e Simeone ci hanno aiutato anche a passare il turno in Champions League, non vedo perché non farli giocare. Chiunque può dare un contributo fondamentale”.

Poi, un commento sulla prestazione generale, soffermandosi anche sul gol di Osimhen che ha sbloccato la sfida: “Oggi abbiamo avuto poco coraggio e poca qualità, di solito ne abbiamo di più. Loro sono stati agevolati nel venirci addosso e creare parità numerica. Il gol di Osimhen? Lì c’è qualità tecnica, personalità e forza: ha veramente la fucilata nelle gambe. È un giocatore a cui è difficile andare addosso, perché lui è uno di quelli che fa tutto in partita, compresi contrasti, corse, duelli, colpi di testa. Così diventa un calciatore importante”. 

“Cosa ho regalato a Mourinho? ha raccontato Spalletti in chiusura – Un Pulcinella per il suo compleanno: anche agli avversari in Champions l’ho regalato”.

Redazione

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