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Rudi Garcia cambia il Napoli e rimonta il Milan al Maradona

Un Napoli dai due volti riprende una gara dominata nel primo tempo dal Milan, che ritrova i gol di Olivier Giroud, spesso decisivo dalle parti del Maradona (4 le reti segnate nelle ultime 4 partite giocate a Fuorigrotta, dopo stasera). Brutta la prima frazione degli azzurri, dove arriva la doppietta del francese. Molto meglio la seconda, dove i ragazzi di Rudi Garcia ritrovano nuova verve e iniziano a calciare verso la porta di Maignan.

Brillante la reazione nel primo quarto d’ora, quando prima Politano con un potente sinistro e poi Raspadori con la prima punizione diretta a segno in questa Serie A, regalano a Rudi Garcia un sospiro di sollievo e gli evitano la quarta sconfitta stagionale. L’espulsione di Natan nei minuti finali regala ai rossoneri una chance di portare comunque i tre punti a casa, ma gli azzurri resistono bene in svantaggio di un uomo, sfiorando anche il 3-2 con Kvaratskhelia all’ultimissima occasione della partita.

I due Napoli di Rudi Garcia: il secondo rimonta il Milan

Coraggiosa la scelta di Rudi Garcia di passare al 4-2-3-1 dopo un primo tempo disastroso, che ha portato allo 0-2 parziale grazie, appunto, alla doppietta di Oliver Giroud, che torna a segnare quando il gol gli mancava dalla terza giornata di questo campionato. Triplo cambio al 46’: fuori Mario Rui e Rrahmani rispettivamente per Olivera e Ostigard, mentre Simeone prende il posto di uno spento Elmas, per un Napoli a trazione offensiva che ha costruito il pareggio in un quarto d’ora.

 

È la mezz’ora finale a regalare poche palle gol, a parte l’ultima occasione avuta con il georgiano che, per poco, non la fa passare in mezzo alle gambe di Maignan. Il rosso a Natan spaventa solamente, ma resta la rimonta, da elogiare, arrivata anche grazie alle intuizioni di Garcia. Probabilmente, stasera, il suo Napoli ha dato ai fischi ricevuti dai tifosi azzurri la miglior risposta possibile, contando anche l’assenza di un uomo così importante nello scacchiere azzurro come Victor Osimhen.

Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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